Rinnovabili

Zaratti: “Regione decisa a opporsi all’atomo”

“Oggi con il voto unanime della Giunta regionale che ha autorizzato il Presidente Piero Marrazzo a fare ricorso alla Consulta contro la “Legge sviluppo” 99/2009 il Lazio si schiera con decisione contro il nucleare. – afferma Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio – Il tentativo fatto dal Governo di imporre agli Enti Locali l’accoglimento di impianti nucleari sui loro territori sta trovando un’opposizione forte e compatta dalle Regioni che hanno puntato su diversi modelli di sviluppo, come quelli legati alle energie rinnovabili e alla generazione distribuita”.

“Le dichiarazioni del Governo circa il fatto di considerare l’energia nucleare come un “bene primario” al fine di ridurre i costi energetici trovano, oltretutto, autorevoli smentite. Da un lato l’Dipartimento statunitense per l’energia, il Doe, ha stimato pochi giorni fa che il kwh prodotto da nuovi impianti nucleari nel 2020 costerà 10,2 centesimi di dollaro, contro i 9,9 dell’eolico, mentre dall’altro lato autorevoli costituzionalisti ritengono che la “Legge sviluppo” 99/2009 sia palesemente in contrasto con l’art 120 della Costituzione che individua in maniera tassativa i casi in cui il Governo può esercitare i suoi poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni e degli Enti Locali, escludendo la materia energetica. – continua Zaratti – I dati che ci arrivano dagli Stati Uniti, inoltre, si riferiscono ai soli costi economici e non contemplano quelli dovuti al mancato sviluppo socioeconomico dei territori nei quali sorgono gli impianti nucleari”.

“La scelta di Governo, quindi, non solo è sbagliata nel merito, ma è profondamente scorretta, specialmente in un momento nel quale il federalismo è uno temi politici più discussi nel Paese. Il Lazio, con l’inclusione degli obiettivi europei al 2020 sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica nel Piano Energetico Regionale, ha scelto un’altra strada. – conclude Zaratti – Puntando su fonti energetiche pulite, sicure e rispettose dell’ambiente come
quelle rinnovabili”.

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