Lo scioglimento dei ghiacci potrebbe avere conseguenze irreversibili: aumento delle precipitazioni e innalzamento dei mari minacciano la popolazione mondiale
(Rinnovabili.it) – A meno di 100 giorni dal vertice di Copenhagen sul clima, il WWF ha pubblicato il dossier “Arctic Climate Feedbacks: Global Implications”:https://assets.panda.org/downloads/wwf_arctic_feedbacks_report.pdf, presentato oggi a Ginevra nel corso della Terza Conferenza internazionale sul clima dell’Organizzazione meteorologica mondiale.
Il panorama descritto non è dei più rosei: un quarto della popolazione mondiale potrebbe essere a breve sommersa dall’innalzamento degli oceani causato dallo scioglimento dei ghiacci dell’Artico che, rilasciando notevoli quantità di carbonio immagazzinate, causerà l’aumento delle emissioni di gas serra moltiplicando i fenomeni climatici estremi.
“Quello che gli scienziati del clima dicono in questo dossier è semplice: i fenomeni di fusione dei ghiacci dell’Artico non costituiscono un problema locale, ma planetario – ha commentato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Banalmente, se non riusciremo a mantenere l’Artico freddo abbastanza, tutto il mondo ne subirà le conseguenze”.
Il dossier è una sorta di elenco di tutte le conseguenze che potrebbero derivare dal surriscaldamento terrestre e dalla conseguente diminuzione dei ghiacci polari nonchè dal cambiamento della temperatura dell’Artico: dall’innalzamento delle temperature al cambiamento climatico della Terra, fino alle precipitazioni più intense e frequenti in Europa e nel nord America con notevoli conseguenze per l’agricoltura, sulla fauna e la flora in generale.
“Lo studio del WWF ci dice abbastanza chiaramente che è urgente e necessario tenere sotto controllo le emissioni di gas serra – ha proseguito Bologna – Se consentiamo un ulteriore aumento delle temperature in Artico, sarà complicato contenere gli effetti negativi”.
Secondo quanto rilevato dagli esperti che hanno collaborato alla stesura del plico, le previsione fatte dall’IPPC (il Panel intergovernamentale sui cambiamenti climatici) risultano ottimistiche: il WWF ha previsto che per il 2100 il livello dei mari si sarà innalzato di almeno un metro.
“Dobbiamo porre grande attenzione ai segnali che vengono dall’Artico e farlo ora per intraprendere
azioni a Copenaghen in dicembre capaci di limitare in maniera veloce ed efficace le emissione di gas serra” afferma James Leape, direttore generale del WWF internazionale, nel corso della
conferenza stampa di presentazione del Dossier che si è tenuta oggi a Ginevra.