(Rinnovabili.it) – E’ un nuovo rapporto ad evidenziare l’impronta idrica e di carbonio legata allo spreco dei cibi. Uno studio che si è concentrato in particolar modo sulle abitudini del Regno Unito e che ha evidenziato le conseguenze ambientali legate alla gestione dei rifiuti alimentari valutando anche la situazione globale.
La relazione “The Water and Carbon Footprint of Household Food Waste in the UK”:https://www.wrap.org.uk/downloads/Water_and_Carbon_Footprint_report_Final_23_Mar_11.caf479fa.10610.pdf, pubblicata dal WRAP (Waste & Resources Action Programme) e dal WWF ha evidenziato che l’acqua impiegata per la produzione di cibo che poi viene gettato nei rifiuti rappresenta circa il 6% del fabbisogno idrico della nazione, ossia 6,2 miliardi di metri cubi l’anno.
Tale quantitativo di acqua utilizzata per produrre i 5,3 milioni di tonnellate di cibo gettato via ogni anno rappresenta il doppio rispetto a quanta acqua utilizzata annualmente dai cittadini britannici, così come lo spreco di cibo equivale al 3% delle emissioni domestiche della nazione, ovvero 14 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. A queste si vanno poi ad aggiungere i gas serra prodotti all’estero, calcolate in 6 milioni di ton di CO2 eq che in totale rispecchiano il quantitativo annuo di anidride carbonica prodotta da un parco auto circolante di ben 7 milioni di vetture.
Sulle orme degli studi condotti nel 2008 e nel 2009 dal WWF e dal WRAP che identificarono nel Regno Unito una mole di rifiuti alimentari, comprese le bevande, di 8,3 milioni di tonnellate all’anno, il 60% delle quali avrebbe potuto essere consumata con un enorme spreco di energia, acqua ed emissioni legate all’intero ciclo produttivo del prodotto.
“Queste cifre sono abbastanza impressionanti. L’impronta idrica di cibo sprecato – 280 litri per persona al giorno – è quasi il doppio della media giornaliera dell’uso domestico di acqua nel Regno Unito, 150 litri per persona al giorno” ha dichiarato Liz Goodwin, amministratore delegato di WRAP. “Le emissioni di gas serra legate ai residui alimentari sono superiori a quelle già risparmiate attraverso il riciclaggio domestico svolto nel Regno Unito.
“Sebbene le emissioni di gas a effetto serra sono state ampiamente discusse, l’acqua utilizzata per produrre cibo e bevande è un fattore trascurato fino a tempi recenti. Tuttavia, la crescente preoccupazione per la disponibilità di acqua nel Regno Unito e all’estero, e la sicurezza delle forniture di derrate alimentari, hanno evidenziato che è fondamentale capire le connessioni tra i rifiuti di cibo, acqua e cambiamento climatico” ha concluso la Goodwin.