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Wiki Green, l’enciclopedia ecologista sbarca nel web

“Stiamo realizzando la migliore risorsa per gli abitanti della Terra affinché conoscano l’ambiente e imparino come vivere una vita più sostenibile”. Così da il benvenuto ai navigatori del web “Wikia Green”:https://green.wikia.com, la versione “verde” di Wikipedia, la famosa enciclopedia online ‘open source’ nata nel gennaio del 2001. A partorire l’idea è stato Jimmi Wales, co-fondatore dell’applicazione originale, dopo – come egli stesso spiega – una conversazione con l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore. Il risultato è una piattaforma ecologista, incentrata sulle tematiche ambientali e i diversi aspetti del vivere sostenibile, che da marzo 2008 (data dell’attivazione) ad oggi può contare già su 642 articoli. Come per la versione madre anche Wikia Green possiede una suddivisione in canali e aree a tema, l’elenco dei servizi disponibili compreso un “green glossary” per termini complessi ed è integrata con video e mappe. E, ovviamente, anche in questo caso viene redatta in modo collaborativo dagli utenti registrati. Nonostante al momento sia consultabile solo in inglese è stata concepita come uno strumento di ricerca internazionale, con spiegazioni fornite in almeno 70 lingue diverse. Cosa più importante Green Wiki non vuole solo essere veicolo di conoscenze, ma si sforza anche di coinvolgere l’utente in azioni concrete che possano essere facilmente applicabili alla vita quotidiana e che promuovano uno stile più sostenibile. “Alla luce della crisi climatica e delle altre sfide ecologiche che ci si pongono innanzi, – si legge nel sito – le persone stanno iniziando ad essere più consapevoli dei problemi ambientali e a intraprendere azioni che attenuino il loro impatto. Tuttavia, conoscere l’ambiente può essere spesso complicato e fonte di confusione”. La visione in materia di ambiente, si sa, non è mai univoca (basti pensare alla questione dei biocarburanti) e all’interno dell’eco-inciclopedia si possono ritrovare le diverse posizioni di attivisti, governi, società, gruppi di consulenza e no-profit, (solo per citarne alcune) ognuna con il proprio punto di vista. Per questo uno spazio particolarmente importante è quello del Village Pump, in cui la comunità che ruota attorno al portale ha la possibilità di avviare spazi di discussione e organizzazione di iniziative e nuovi servizi. Ora non ci resta che aspettare la versione italiana.

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