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WaveRoller: piastre oscillanti per raccogliere l’energia marina

*LE TECNONEWS DELLA SETTIMANA* Avanti e indietro, avanti e indietro: questa è l’idea alla base di WaveRoller. L’omonima società, con sede in Espoo, Finlandia, ha elaborato un modo per generare energia elettrica dalle onde senza boe o altri dispositivi galleggianti, tecnologia base di molte società del moto ondoso. L’idea sviluppata dall’azienda invece è di piantare lastre oscillanti in fibra di vetro e acciaio sul fondo marino. Il rollio delle correnti spinge le piastre, facendole scorrere avanti ed indietro. L’energia cinetica prodotta mette in azione un pistone creando una pressione idraulica che, attraverso un generatore, è convertita in elettricità. Essendo completamente sommersa, WaveRoller non costituisce un ostacolo per le imbarcazioni e potrebbe contribuire a sedare alcuni dei comportamenti di opposizione conosciuti come nimbyism, dall’acronimo N.I.M.B.Y. – not in mybackyard: “non nel mio giardino”, “non sotto casa mia”, che arrivano con la costruzione nelle zone costiere. Il dispositivo è modulare, pertanto la capacità complessiva è data dal numero di moduli installati; negli ultimi prototipi una singola piastra (4×4m) è in grado di generare fino a 13 kW di potenza. La società ha completato solo poche settimane fa l’installazione di un prototipo al largo della costa di Peniche, in Portogallo, e questa estate comincerà a raccogliere dati di monitoraggio. Se tutto va bene, AW-Energy spera di cominciare a immettere sul mercato i primi sistemi commerciali fra cinque anni.

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