Il famoso pilota di aerostati Bertrand Piccard, con l'aereo "Solar Impulse", intende riscrivere la storia dell'aviazione e volare intorno al mondo in circa 20 giorni, sfruttando soltanto l'energia solare
Venendo da una famiglia di esploratori, Bertrand Piccard segnò la storia, nel marzo 1999, con la prima circumnavigazione del pianeta in volo continuo, a bordo del pallone aerostatico Breitling Orbiter 3. Ora lo svizzero Piccard punta ad un’altra avventura ambiziosa: il giro del mondo su un aeroplano solare, il “Solar Impulse”. Dopo quattro anni di ricerche e calcoli, a poche settimane dalla presentazione del modello, in scala ridotta, del futuro prototipo, intervistiamo l’avventuroso del Canton de Vaud, a proposito della nuova fase in cui è entrato il suo spettacolare progetto.
Stefania del Bianco – *Dottor Piccard, quali sono le motivazioni che sono state poste alla base dell’ampio progetto Solar Impulse?*
*Bertrand Piccard* – Attraverso Solar Impulse intendiamo mostrare quello che può essere realizzato ricorrendo alle energie rinnovabili ed incoraggiare la popolazione ad utilizzarle. Vogliamo un simbolo capace di colpire le menti. Il Solar Impulse sarà il nostro ambasciatore. Il messaggio che noi vogliamo diffondere è che, oggi, è essenziale sviluppare tecnologie nuove che permettano alla nostra società di diminuire il suo consumo energico. Dal momento che è quasi impensabile che le persone accettino di ridurre i loro standard di vita, dobbiamo sviluppare tecnologie efficienti, che consumino meno, così come le fonti alternative di energia e, prima di tutto, il solare, l’eolico e le biomasse.
S.D.B. – *Il futuro prototipo peserà solo 1.500 kg e avrà un’apertura alare di 61 metri. Come renderete un aeroplano di queste dimensioni, e dal peso così contenuto, pilotabile?*
S.D.B. – *Per ottimizzare il rapporto produzione energetica e peso, i moduli fotovoltaici utilizzati sono sottili e flessibili. L’uso di celle integrate nella superficie alare non può comportare problemi funzionali all’assetto di volo?*
*B.P.* – Le celle solari devono esser protette. Per questo stiamo lavorando sullo sviluppo di un sistema di incapsulamento per minimizzare la perdita di efficienza.
S.D.B. – *Ci sono ancora dei limiti tecnici da superare per il primo volo di prova, in programma per il 2008?*
*B.P.* – L’intero progetto sta ancora superando dei problemi tecnici, ma abbiamo un grande team che se ne sta occupando…
S.D.B. – *Per maggio 2011 Lei ha intenzione di compiere il giro attorno al mondo. Quali sono le reali capacità di volo e di trasporto di un simile aereo?*
S.D.B. – *Quali applicazioni future prevede per questo progetto? Il Solar Impulse potrebbe dare alle linee aeree e all’industria aeronautica un serio impulso verso il futuro e nuove tecnologie. Sarà davvero uno strumento per rendere il volo più sostenibile?*
*B.P.* – Possiamo già aspettarci molteplici sviluppi nelle questioni legate alla minimizzazione del peso e al risparmio energetico, nell’efficienza componentistica, nel miglioramento di quella dei motori elettrici, in un ulteriore sviluppo nella produzione di celle solari e nei sistemi di accumulo di energia o di pressurizzazione della cabina. Ma cosa ancor più importante, il Solar Impulse è la dimostrazione pratica di come sia possibile realizzare grandi progetti senza l’utilizzo di alcun carburante inquinante. Noi speriamo possa spingere le persone a fare lo stesso nella loro vita quotidiana, riducendo il loro consumo energetico.