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Vetture elettriche: nelle ricariche economiche la chiave del successo

(Rinnovabili.it) – “Changing the game: plug-in electric vehicle pilots”:https://www.accenture.com/us-en/Pages/insight-changing-game-plug-in-electric-vehicle-pilots.aspx è l’ultimo rapporto stilato da Accenture, un’indagine che riguarda da vicino la questione delle vetture elettriche, in quanto viene suggerito come diffondere questo tipo di mezzi nel mercato di massa. La questione, secondo la multinazionale irlandese, deve essere affrontata dal punto di vista economico; in effetti, l’analisi a livello internazionale di una serie di vetture (soprattutto in Usa e Giappone) ha consentito di focalizzare l’attenzione su tre elementi chiave, vale a dire il costo, il controllo e la scala. I costi pubblici per la ricarica delle vetture elettriche, come è ormai noto, sono fin troppo alti e di conseguenza i consumatori preferiscono soluzioni più “casalinghe”; per quel che riguarda poi i controlli, c’è da dire che le vetture vengono incontro alle necessità di guida dei tipici guidatori di città, le cui ricariche non sono molto frequenti. Infine, sono poche le auto che sono in grado di testare con successo le tecnologie elettriche e le loro integrazioni. L’intero scenario, però, può cambiare mediante l’implementazione di nuove infrastrutture e meccanismi, come ad esempio i premi di ricarica per gestire al meglio la domanda e i servizi di ricambio delle batterie. Un modello alternativo è il cosiddetto “end-to-end”, in base al quale un singolo fornitore di servizi offre dei contratti in grado di rimuovere il costo delle batterie e di includere il ricambio tra le opzioni. Il leasing, infine, è una strada piuttosto battuta, anche perché in questo caso i consumatori pagano in base al chilometraggio piuttosto che all’elettricità. Secondo Melissa Stark (divisione Energia), sono proprio i consumatori a determinare il successo di un modello piuttosto che un altro: “È necessaria una standardizzazione delle tecnologie per sostenere adeguatamente il coinvolgimento dei fornitori, oltre a una migliore comprensione di quelle che sono le preferenze dei consumatori”.

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