(Rinnovabili.it) – E’ l’unico materiale che non presenta rischi per l’ambiente tanto da essere il solo imballaggio esonerato dal REACH, il regolamento Europeo sulle sostanze chimiche. Il vetro, elemento nobile dalla storia millenaria, sembra piacere sempre di più agli italiani che dimostrano di volerlo scegliere ed utilizzare al posto dell’inquinante plastica. A fotografare questo cambiamento nella sensibilità dei consumatori, come riferisce l’agenzia di stampa Asca, è stata un’indagine europea svolta in 19 paesi e presentata nel corso di una Conferenza Stampa organizzata da Friends of Glass, il Forum dei consumatori europei, e da Assovetro, l’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro, in occasione del lancio della campagna di sensibilizzazione all’uso del vetro, ”Nothing – Niente da Nascondere”.
L’88% degli italiani ha infatti dichiarato di voler “vedere” più vetro sugli scaffali dei negozi e un italiano su due (48,6%) sarebbe persino disposto a mettere mano al portafogli pur di avere un prodotto confezionato in vetro. La motivazione? Gli italiani sono ormai convinti che barattoli e bottiglie di vetro siano più sicuri per la salute e per l’ambiente. Secondo questa ricerca, inoltre, l’89,6% dei consumatori nazionali è convinto che i contenitori in vetro contribuiscano ad uno stile di vita più sano, l’85% che non alterino la qualità di ciò che contengono, l’85,8% che non rilascino sostanze chimiche dannose alla salute, il 72,3% che siano facilmente riciclabili.
E se la propensione all’acquisto e all’uso di contenitori di vetro sembra essere finalmente arrivata nel nostro Paese a un buon livello, anche le stime di produzione nell’intera Unione Europea sono molto incoraggianti. Sempre secondo quanto riferisce Asca, nel corso della conferenza di questa mattina sono state rese note le cifre relative alla produzione dell’intera filiera. L’industria del vetro europeo può contare su una produzione “da record”: più di 21 milioni di tonnellate di contenitori realizzati in 140 diversi impianti che occupano più di 40mila persone. Nello specifico anche l’industria italiana ha dato un contributo notevole non solo alla produzione in generale ma anche al risparmio energetico che, grazie all’utilizzo del rottame di vetro, ha fatto salire il totale del risparmio per il 2009 a 270.000 TEP – circa due milioni di barili di petrolio – con una riduzione delle emissioni di CO2 di circa un milione e 800 mila tonnellate.