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Vertice di Gedda: produttori e consumatori di petrolio a confronto

Oggi si è verificata un cauta reazione positiva dei mercati alle dichiarazioni dell’Arabia Saudita, la quale da luglio aumenterà la produzione di petrolio, nel tentativo di contenerne il prezzo e rispondere alle richieste sempre maggiori del mercato.
Ma è a Gedda, proprio in Arabia Saudita nel prossimo vertice, che vedrà insieme i paesi produttori di petrolio e quelli consumatori, il 22 prossimo, che si potrà forse capire un pò meglio quali saranno le prospettive del mercato petrolifero, almeno a breve se non a medio termine. In quella data sarà annuciato con precisione l’entità di questo aumento, anche se già circolano delle voci che indicano la cifra di 200.000 barili (oggi se ne producono quasi nove milioni e mezzo e a maggio la produzione era già cresciuta di 300.000 barili).
Ban Ki-moon, dopo l’incontro con re Abdullah, ha dichiarato che anche il re saudita ritiene l’attuale prezzo del petrolio “alto in modo anormale a causa di fattori speculativi e per le politiche di alcuni governi. Vuole fare quanto può per riportare il prezzo del petrolio a livelli adeguati”.
La decisione saudita potrebbe creare fratture all’interno dell’Opec, dal momento che molti suoi membri non vogliono o non sono nelle condizioni di aumentare la produzione e ci tengono a tenere alti i prezzi. L’Arabia Saudita comunque sta ultimando le realizzazioni per lo sfruttamento del giacimento gigante di Khursaniyah, che dovrebbe essere in grado di assicurare a pieno regime una maggior produzione di 500.000 barili al giorno.
Il rialzo dei prezzi comunque non frena la domanda che la intanto è globalmente in crescita, arrivando il 13 giugno a 86,88 milioni di barili al giorno, con un incremento di 1,1 milioni rispetto a gennaio 2008.

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