La ventilazione è fondamentale in un ambiente indoor in quanto consente il ricambio di volumi di aria interna, eliminando condense e fenomeni inquinanti: il sistema più tradizionale di apertura delle finestre non è sempre possibile per motivi acustici e di dissipazione del calore. Dunque la ventilazione controllata in modo meccanico, continuo e progettato in base alle effettive esigenze di volume e di ricambio è un metodo efficace non solo per il miglioramento della qualità dell’aria interna, ma anche per il contenimento dei consumi energetici dell’edificio.
Gli attuali ritmi di vita limitano la possibilità di stare all’interno dell’abitazione, tenendo sotto controllo l’ambiente indoor. Il ricambio dell’aria può, ad esempio, avvenire attraverso sistemi di automazione utili a migliorare la qualità della vita risparmiando energia. Una strategia progettuale per rimuovere gli inquinanti dagli ambienti, (tipo allergeni acari, muffe, radon, fumo di tabacco, benzene e CO), aumentando il comfort indoor, evitando sprechi di energia, è l’utilizzo della VMC, ventilazione meccanica controllata.
Si tratta di un sistema integrato che permette all’aria di accedere nell’abitazione da dispositivi collocati nelle camere, soggiorno, ossia gli ingressi di aria. Si tratta di dispositivi a controllo di portata dotati di silenziatore per l’abbattimento acustico, situati o all’interno dell’infisso o sul cassonetto. Le bocchette di estrazione dell’aria sono collocate nei locali più inquinati, tipo bagno e cucina, e provvedono a controllare i flussi di estrazione in base alle effettive necessità e al ricambio di aria richiesto: sono bocchette autoregolanti, igroregolabili oppure a doppio flusso. Per il funzionamento continuo del sistema sono necessari ventilatori e condotti a basso consumo energetico con pezzi speciali in acciaio per l’abbattimento acustico.
Si tratta di tre sistemi di ventilazione, in cui il primo è a portata di rinnovo dell’aria costante, viene fissato secondo la struttura dell’edificio, è controllato durante l’anno ed è indipendente dalle condizioni atmosferiche. Il sistema di ingresso dell’aria autoregolabile possiede un dispositivo di regolazione automatica della portata con una membrana di gomma che modifica il passaggio dell’aria in funzione della pressione a cui è sottoposta.
La ventilazione meccanica può avvenire mediante un sistema igroregolabile, dotato di ingressi e bocchette d’aria provviste di sensori meccanici per l’umidità, che adattano in modo automatico la portata d’aria in entrata e in uscita in base al tasso di umidità presente nell’ambiente. Si ottiene dunque una migliore qualità dell’aria, evitando sprechi di energia, e ventilando solo nel momento e nel luogo in cui c’è necessità: maggiore è l’umidità presente, più elevato è il ricambio di aria.
Il sistema di ventilazione meccanica a doppio flusso prevede l’immissione e l’estrazione dei flussi di aria in un ventilatore dotato di scambiatore di calore, consentendo un comfort maggiormente elevato poiché l’aria viene continuamente filtrata e dunque recuperata.
Esso può avere un recuperatore di calore statico, filtrando l’aria nuova e trattenendo l’energia dell’aria di rinnovo: permette un’aerazione costante controllando i volumi di aria di rinnovo con un sistema autoregolabile. Se il sistema è a doppio flusso termodinamico, esso ha la possibilità di riscaldare o raffrescare l’aria immessa gia filtrata, ossia viene recuperata energia all’aria estratta per trasferirla all’aria immessa:
Ottimizzare il volume della portata di aria consente di ridurre i consumi di energia per il riscaldamento dell’aria di rinnovo, realizzando recuperi di calore e riducendo la portata di ricambio d’aria, sia in inverno che in estate.
La ventilazione meccanica controllata consente, quindi, di regolare il ricambio di aria dei locali contenendo il consumo energetico di un edificio o di un’abitazione, migliorando la qualità dell’aria stessa e intervenendo sul comfort degli abitanti.