(Rinnovabili.it) – Il 2011 è stato per la Polonia un anno di investimenti record per quanto riguarda il comparto dell’energia eolica. A dirlo è un recente studio della _European Wind Energy Association_ (EWEA), che ha rilevato una serie di finanziamenti per un valore complessivo di *3 miliardi di zloty* (pari a circa 800 milioni di euro) e che hanno permesso al paese est-europeo di installare un elevato numero di aerogeneratori, con una potenza cumulata di oltre _500 MW_.
Ad investire nella filiera eolica sono state soprattutto le imprese straniere attratte da un mercato florido di opportunità grazie anche all’uso delle sovvenzioni messe a disposizione dell’Unione Europea per la produzione di energia verde, in accordo con la politica europea sulla riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020.
Già dalla metà di gennaio, la Polonia ha raggiunto 1.181 MW di capacità installata per la produzione di energia elettrica proveniente dai parchi eolici. L’aumento di potenza elettrica proveniente dagli aerogeneratori di ulteriori 500 MW confermerebbe – secondo le analisi di _EWEA_ – l’enorme potenziale di un paese che vuole essere, attraverso i suoi ambiziosi progetti d’investimento, in linea con gli obiettivi previsti dal suo Piano d’Azione Nazionale, che prevedono il raggiungimento di 6.500 MW di potenza da impianti eolici al 2020.
Anche secondo Iwona Jastrzębska, portavoce di _RWE Polonia_, gli investimenti nel comparto eolico sono stati particolarmente favorevoli nel mercato polacco: “Abbiamo fissato un strategia a medio termine di investimenti green in Europa, finanziando tecnologie low-carbonio o carbon-free. In Polonia, proprio a causa delle condizioni particolarmente favorevoli, abbiamo installato impianti eolici per 108 MW, ed entro il 2015 arriveremo ad una potenza di circa 300 MW”.
Dello stesso parere Catherine Michałowska-Knap, un’esperta dell’Istituto di Energia Rinnovabile Polacca : “ Abbiamo un grande potenziale nel comparto dell’energia eolica e diversi investimenti già pianificati. Quasi tutti questi progetti provengono da grandi aziende con una pluriennale esperienza nella realizzazione di impianti analoghi a quelli avvenuti nel resto d’Europa”.