Nel 2010 la società californiana tenterà il lancio LightSail-1 sonda spaziale a propulsione solare. Anonimi finanziamenti e l’evoluzione della micro tecnologia satellitare rilanciano l’ambizione del fondatore Carl Sagan
(Rinnovabili.it) – L’intenzione era stata già “annunciata”:https://www.rinnovabili.it/vele-solari-per-vegliare-sulla-terra-401921 durante il British Science Festival di Guildford e dopo aver messo a punto il piano di fattibilità la californiana Planetary Society è pronto a rivelare alla stampa i primi dettagli del suo LightSail-1, sonda spaziale a propulsione solare.
La missione arriva cinque anni dopo il tentativo fallito con Cosmos 1, forte ora di una tecnologia di vela solare notevolmente migliorata e soprattutto di nuovi finanziamenti privati.
Il programma prevede tre lanci distinti a partire dal 2010, approfittando dei progressi raggiunti della micro e nano-tecnologia satellitare conosciuta come CubeSat, le cui ultime innovazioni saranno inserite nella sonda.
Nel dettaglio un Cubesat formerà l’elettronica centrale e il modulo di controllo mentre due ulteriori Cubesats ospiteranno quattro vele solari triangolari in polietilene tereftalato, disposti a formare un diamante a forma di aquilone gigante.
A muovere la sonda sarà la pressione – non come le prime teorie avevano ipotizzato il vento solare – esercitata dai fotoni che rimbalzano sulla superficie riflettente della vela trasferendo cosi energia.
La sonda accelererebbe molto lentamente, ma alla fine raggiungere una velocità elevata a causa della pressione costante. LightSail-1 sarà in orbita ad un’altitudine di circa 500 miglia, ma solo per un paio di giorni, con la speranza di far seguire ulteriori missioni in orbite più distanti.