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Vaticano primo Stato “zero emission”

Dopo l’installazione di pannelli solari sul tetto dell’aula Nervi, si rinnova l’impegno dello Stato Pontificio per l’ambiente: piantare alberi per convertire anidride carbonica in ossigeno

Nei giorni scorsi il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e gli amministratori della statunitense Planktos Inc. e della ditta consorella ungherese Klimafa, hanno firmato un accordo secondo cui le due ditte si impegnano a piantare una foresta in Ungheria che permetterà di compensare le emissioni di gas climalteranti dello Stato Pontificio. La Planktos e la Klimafa dovranno valutare nei prossimi mesi le emissioni di anidride carbonica prodotte in un anno dalla piccola città del Papa, circa mille abitanti in meno di mezzo chilometro quadrato a ridosso di San Pietro, e quindi decidere sulle dimensioni della foresta (che sarà denominata “Foresta Climatica Vaticana”) e sulla quantità di alberi da piantare. In un comunicato del Pontificio Consiglio della Cultura in cui si dà notizia dell’accordo raggiunto, il cardinale Poupard spiega che il Vaticano “vuole fare la sua piccola parte per eliminare le emissioni di anidride carbonica”. “Salvaguardare l’ambiente – aggiunge l’alto prelato – non è una questione politica che devono risolvere i dirigenti dei diversi partiti, ma un problema etico e culturale”. (fonte LaNuovaEcologia)