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Usa: l’EPA investe 2,5 mln nella gestione razionale degli E-Waste

(Rinnovabili.it) – La US Environmental Protection Agency (EPA) ha assegnato una borsa di studio all’Università delle Nazioni Unite (UNU) per contribuire a frenare la crescita dell’inquinamento e i problemi legati alla salute connessi ai rifiuti elettronici. I 2,5 milioni di dollari di sovvenzione, distribuiti nell’arco di 5 anni all’Istituto per la Sostenibilità e la Pace dell’UNU, aiuteranno la autorità a tracciare le spedizioni di rifiuti elettronici del Nord America dando supporto ad Africa e Asia, paesi che sono destinati delle esportazioni di rifiuti come computer a fine vita, televisori e cellulari.
“L’elettronica che è in grado di migliorare la nostra vita quotidiana spesso finisce scartata nelle nazioni in via di sviluppo, dove lo smaltimento improprio può minacciare la salute della popolazione locale e dell’ambiente”, ha dichiarato Michelle DePass dell’EPA “l’Epa riconosce tale problematica urgente e si impegna a lavorare con partner nazionali ed internazionali come la StEP Initiative dell’Università delle Nazioni Unite per affrontare tali problemi”.
Gli aiuti all’UNU prevedono quindi il potenziamento delle politiche di gestione dei rifiuti al fine di fermare le importazioni illegali, oltre a riuscire a raccogliere e diffondere pratiche di riciclaggio sostenibili favorendo il riuso e il riutilizzo dei materiali.
Come parte di un programma destinato palla ridurre dei rischi ambientali e sanitari, l’EPA collaborerà con i membri della UNU-led StEP (Solving the E-Waste Problem) sulle modalità per migliorare la produzione, il riciclaggio e lo smaltimento finale dei prodotti elettronici. Gli obiettivi nel quadro della sovvenzione con l’UNU includono:

* Valutare la vie attraverso le quali gli scarti dell’elettronica lasciano il paese e sviluppare modalità migliori per misurare la quantità di rifiuti.

* Coordinare gli sforzi internazionali, compresa la ricerca, il monitoraggio, la raccolta dati, l’analisi e la condivisione delle informazioni.

* Creare progetti pilota e di dimostrazione basati su criteri scientifici e per la ristrutturazione e lo smaltimento dei rifiuti.

* Sviluppare una gestione dei rifiuti ecologicamente corretta e pratiche per gestire le problematiche correlate ai controlli di frontiera per le spedizioni illegali di rifiuti.

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