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Usa, l’EIA mette in luce il futuro energetico della nazione

Emissioni di CO2 in crescita al 2035 nonostante lo sviluppo degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Questa è una tra le tante previsioni dell'Energy Information Administration sul futuro energetico degli Usa

(Rinnovabili.it) – Sono passati poco meno di dieci giorni dalla pubblicazione della versione integrale dell’ “Annual Energy Outlook 2011”:https://www.eia.doe.gov/forecasts/aeo/ il documento dell’EIA statunitense (Energy Information Administration) che fa il punto della situazione sul panorama energetico ed industriale, affrontando anche il mercato dei biocarburanti. Nel rapporto l’Amministrazione ha dichiarato che il futuro degli Stati Uniti si prospetta meno dipendente dai *combustibili liquidi*, giustificando la previsione con l’aumento della produzione interna di carburanti. Secondo le informazioni rilasciate dall’EIA il consumo totale di carburanti liquidi, sia fossili che bio, subirà un aumento passando dai 18,8 milioni di barili al giorno del 2009 ai 21,9 del 2035, con un calo del consumo di carburanti inquinanti nei prossimi 25 anni, periodo in cui il consumo di energia prodotta da fonte alternativa crescerà del 13% entro il 2035.

Per quanto concerne la *produzione di energia elettrica da fonte alternativa*, si legge nel rapporto “la capacità di generazione da biomassa crescerà da 7 GW del 2009 ai 20,2 GW del 2035. E tutta la crescita della capacità della biomassa avverrà negli end-use sectors come le bio-raffinerie, dove l’incremento della capacità di produzione di elettricità sarà il risultato degli RFS federali che chiedono un maggiore utilizzo dei biocarburanti”.
Ma la relazione non si ferma qui e affronta anche la situazione delle *emissioni di gas serra* dichiarando che i livelli di inquinanti non riusciranno a tornare ai numeri registrati nel 2005, quando contavano 5,996 milioni di tonnellate metriche prima del 2027. Infatti nel documento viene affermato che le emissioni di CO2 sono destinate a crescere dello 0,6% all’anno fino al 2027 con un incremento totale che toccherà i 10,6 punti percentuali. L’amministrazione ha inoltre informato che, secondo le stime redatte, le emissioni di CO2 sono destinate a crescere di un ulteriore 5% dal 2027 al 2035 arrivando a contare 6,311 milioni di tonnellate metriche entro il 2035.
Solo 2 giorni fa però è stato reso pubblico l’Extended Policies cases, uno dei casi di studio che compongono l’Annual Energy Outlook 2011 nel quale l’EIA afferma che le emissioni di anidride carbonica collegate alla produzione energetica potrebbero mantenersi costanti per le prossime due decadi, dichiarazione che presupporrebbe la modifica degli attuali piani di gestione dei comparti ritenuti tra i più inquinanti tra cui trasporti, industria e edilizia in cima alla lista.