(Rinnovabili.it) – Nuovo Programma di ricerca sul surriscaldamento globale made in USA. I Dipartimenti dell’Energia e l’agricoltura degli Stati Uniti in collaborazione con la National Science Foundation (NSF) ne hanno annunciato il lancio ieri dalla sede del Doe. Dal prolisso nome“Decadal and Regional Climate Prediction Using Earth System Models (EaSM)” il programma è stato progettato per generare previsioni più accurate rispetto ai modelli esistenti in quanto più localizzate e su periodi di tempo più brevi, che aiutino i decisori politici a sviluppare strategie di adattamento nei confronti degli stravolgimenti ambientali. L’innovazione consisterebbe in un approccio interdisciplinare, vale a dire capace di convogliare tutti gli aspetti rilevanti nella questione attraverso l’interazione di biologi, chimici, informatici, geologi, matematici, fisici, esperti informatici e scienziati sociali e dei materiali.
“L’impatto della produzione energetica sul clima e le ripercussioni di un cambiamento climatico sulle nostre infrastrutture energetiche future sono tra le sfide più critiche che si prospettano al Department of Energy”, ha dichiarato il Dr. William F. Brinkman, Direttore dell’Ufficio della Scienza al DOE. “Questa ricerca ci aiuterà a capire meglio quanto il nostro clima stia cambiando e quali saranno le conseguenze sia a livello globale che regionale nei prossimi decenni”. Lo sviluppo di modelli predittivi interdisciplinari e ad alta risoluzione attraverso l’EaSM, spiegano gli enti, è oggi quanto mai necessario dal momento che gli effetti della crisi climatica stanno divenendo sempre più immediati e profondi: siccità prolungate, aumento dello stress degli ecosistemi, riduzione della produttività agricola e forestale, alterati feedback biologici, habitat oceanici degradati e la rapida ritirata dei ghiacci marini e del permafrost. Ognuno di questi si prevede possa avere ripercussioni importanti sui sistemi ecologici, economici e sociali, nonché sulla salute umana. Per attenuare tali effetti, il programma sosterrà la pianificazione della gestione delle risorse alimentari ed idriche, la costruzione di infrastrutture, la manutenzione degli ecosistemi, e le altre pressanti questioni sociali ai livelli più localizzati e su periodi di tempo più immediati rispetto ai modelli esistenti.