La League of Green Embassies riunisce ad oggi circa 70 ambasciate statunitensi, con grande interesse da parte di molte altre strutture che guardano all'impegno a favore delle ristrutturazioni energetiche a basso impatto ambientale
(Rinnovabili.it) – Gli Stati Uniti stanno cercando di dare nuovo slancio all’iniziativa che punta alla ristrutturazione energetica delle ambasciate presenti nel mondo, progettando una piattaforma che incentivi i restyling a basso tenore di carbonio attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie di costruzione, promuovendo interventi di efficientamento a 360°.
Attualmente sono già 70 le ambasciate statunitensi che fanno parte della “*League of Green Embassies*”:https://www.leagueofgreenembassies.org/, impegnate a ridurre il proprio impatto ambientale con la speranza di aumentare sempre più il numero delle adesioni, arrivando almeno a cento entro la fine dell’anno. Al momento anche ambasciate non americane hanno aderito alla Lega, come confermato dall’ambasciatore Usa in Finlandia Bruce Oreck che ha annunciato il manifesto interesse di molte altre strutture.
Oltre a ridurre la bolletta energetica e l’impronta di carbonio degli edifici diplomatici, il gruppo è volto a promuovere gli edifici verdi e tecnologie a basso tenore di carbonio per le imprese e per gli altri dipartimenti del governo.
“Il mondo diplomatico è uno spazio dove siamo impegnati in conversazioni di alto livello, quindi c’è un’opportunità per bypassare la burocrazia e iniziare ad intraprendere azioni reali” ha aggiunto Oreck “Stiamo fornendo una grande piattaforma per mostrare le nuove tecnologie e i nuovi modelli e dimostrare che siamo impegnati a risolvere questi problemi.”
Chi firma ricevere dalla Lega l’aiuto necessario per impostare gli obiettivi ambientali e i consigli su come implementare le tecnologie di bioedilizia, compresi i sistemi sviluppati all’interno del proprio paese, che possono quindi essere utilizzati come vetrina.
*L’esempio dell’ambiasciata in Belgio* A margine di un incontro svoltosi a Bruxelles l’ambasciatore ha annunciato il rifacimento della residenza ufficiale dell’ambasciatore Usa in Belgio, Howerd Gutman, una palazzina che ha 230 anni di vita e per la quale sono stati stanziati interventi di efficientamento energetico del valore di 110mila euro per una “significativa riduzione dei consumi e degli sprechi”, come dichiarato da Kateri Callahan, Presidente dell’Associazione no-profit Alliance to Save Energy che riunisce le imprese che porteranno avanti la ristrutturazione dell’edificio storico.
“È troppo presto per dare una cifra complessiva del risparmio, ma la strumentazione che abbiamo installato ha dimostrato che nella prima settimana del nuovo sistema di illuminazione ha ridotto consumo energetico del 25 per cento” ha detto.
“Un edificio tipo risparmia il 20 per cento ddell’energia impiegata per il riscaldamento e per il raffreddamento mediante l’installazione di isolanti e, visto che si tratta di un vecchio edificio, mi sarei sorpreso se i risparmi ottenuti non fossero stati almeno del 20 per cento” ha dichiarato la Callahan.