(Rinnovabili.it) – Dopo la tempesta il sereno. Potrebbe essere riassunto il rapporto a volte burrascoso tra Cina e Stati Uniti agguerriti competitor in tutti i mercati ma in particolare in quello della produzione di energia da fonti rinnovabili. E dopo aver messo in cantiere le proteste dei 180 legislatori americani contro la “concorrenza sleale”:https://www.rinnovabili.it/usa-nella-corsa-alle-rinnovabili-la-cina-e-concorrente-sleale595792 della Cina, oggi è invece il giorno della “tregua” tra le due nazioni, siglata sotto il segno dell’energia verde. Il Segretario all’Energia Steven Chu ha annunciato proprio oggi una iniziativa congiunta con la Cina che ha come obiettivo il potenziamento della collaborazione dei due governi in particolare nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie “pulite”, incluse la cattura e lo stoccaggio della CO2, la produzione di auto elettriche e la costruzione di edifici energeticamente efficienti.
“Questo è uno dei piani di ricerca congiunta più grandi mai siglati tra i nostri due paesi” ha detto Chu, che ha ricordato che per avviare il piano sarà necessario un investimento quinquennale per un totale di 150 milioni di dollari proveniente da finanziamenti pubblici e privati. La nuova alleanza tra le due potenze non prevede però la costruzione di un nuovo centro di ricerca ma solo la cooperazione tra diverse squadre di scienziati e ingegneri delle due nazioni che collaboreranno a distanza, mettendo poi in comune i risultati dei progetti avviati.
Il piano di cui ha dato notizia oggi il Segretario all’Energia Usa era stato annunciato nel novembre del 2009 durante la visita di stato in Cina del presidente Obama. La nuova collaborazione Usa-Cina può essere considerata una mossa strategica messa in campo dalle due nazioni non solo per consolidare la rispettiva leadership a livello mondiale nel comparto delle rinnovabili ma anche per assicurare agli investitori nazionali e stranieri un ottimo andamento del mercato, e attrarre, così, nuovi capitali per il futuro. Una prospettiva a cui ha fatto direttamente accenno anche Chu che, parlando con i giornalisti, ha sottolineato come “a questo proposito gli interessi dei due paesi sono incredibilmente allineati e la condivisione delle tecnologie è del tutto naturale”.