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Usa/Brasile: Opec sull’etanolo

Sarà avviata una Opec finalizzata a incrementare la produzione di biocombustibili nelle Americhe. Gli Usa hanno subito posto una tariffa di 54 centesimi per ogni gallone di etanolo importato dal Brasile. Organizzata a San Paolo una manifestazione contro l’accordo

Il presidente Bush è in visita a San Paolo per la firma del nuovo accordo con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, per creare una Opec sull’etanolo. Bush vede questo nuovo traguardo come un’occasione per spingere lo sviluppo dei biocombustibili in America Centrale e nei Carabi, ed ottenere un maggiore numero di veicoli alternativi. I due presidenti, inoltre, vogliono fissare degli standard per inserire l’etanolo nel mercato internazionale. Tuttavia, il primo ostacolo nel dialogo Usa-Brasile deriva dall’imposizione degli Usa di una tariffa di 54 centesimi su ogni gallone brasiliano importato, che rende più costoso l’etanolo da canna da zucchero ma che, secondo l’amministrazione Usa, sarebbe necessaria per incentivare i produttori americani di mais. Non condivide il presidente brasiliano, che paragona la tariffa ad altra barriere al commercio agricolo imposte da Usa e Europa.
A gennaio, Bush aveva posto l’obiettivo di raggiungere entro il 2017 una produzione annuale di 35 milioni di galloni di etanolo e di altri biocombustibili, come il biodiesel. A tal fine si sta puntando anche alla ricerca per produrre etanolo da altri materiali, come gli scarti di legname.
In occasione della visita a San Paolo, è stata organizzata una manifestazione di oltre seimila contestatori, per i quali la Opec rappresenta un modo per controllare la produzione brasiliana di etanolo. Negli scontri con la polizia sono rimaste ferite otto persone. (fonte Ap/Agi)