(Rinnovabili.it) – Non si tratterà di nuovi progetti ma di centrali già realizzate che miglioreranno così la loro efficienza e modernizzeranno le loro macchine, riducendo l’impatto ambientale. Sono i sette impianti idroelettrici selezionati dal Dipartimento dell’Energia statunitense (DOE) per ricevere i 30,6 milioni dollari di stimolo economico, come parte dei finanziamenti del Recovery Act.
Perché scegliere tecnologie innovative che aumentino il rendimento incrementando contemporaneamente la sostenibilità è una priorità dichiarata per l’Amministrazione Obama che ha fatto dell’efficienza energetica cavallo di battaglia delle proprie politiche climatiche.
I progetti di espansione annunciati avranno costi incrementali inferiori, in media, ai 4 centesimi di dollaro per kWh, e le soluzioni comprenderanno tecnologie ad alto rendimento, turbine a tutela della fauna ittica, prese d’acqua migliorate e sistemi di controllo avanzati.
“Una delle migliori opportunità che abbiamo per aumentare la nostra offerta di energia pulita è quello di portare i nostri sistemi idroelettrici nel 21° secolo”, ha detto il Segretario Usa all’Energia Steven Chu. “Con questo investimento, siamo in grado di creare posti di lavoro, aiutare il nostro ambiente e dare più energia rinnovabile alla nostra economia senza la costruzione di nuove dighe”.
Il DOE ha selezionato impianti idroelettrici appartenenti a due categorie (quelli superiori a 50 MW di potenza installata e quelli di 50 MW o più piccoli) che non richiedano significative opere civili, consentendo una rapidità d’azione. I progetti prescelti aumenteranno la produzione di circa 187.000 MWh l’anno, quantitativo sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico di oltre 12.000 case.