(Rinnovabili.it) – La Green Economy potrebbe essere un punto chiave per la conservazione delle foreste pluviali indonesiane. Ad affermarlo il nuovo rapporto UNEP, richiesto dalla Repubblica dell’Indonesia e il partenariato per la sopravvivenza delle grandi scimmie (GRASP, acronimo di Great Apes Survival Partnership). Secondo il rapporto il 18% delle emissioni di gas serra è legato principalmente alla deforestazione, quasi la metà delle foreste di Sumatra è scomparsa tra il 1985 e il 2007 e circa l’80% di esse è stato trasformato in torbiere a causa dell’espansione delle piantagioni di palma da olio, con una perdita annuale di area boschiva pari a circa 380.000 ettari. Un declino che se dovesse continuare porterebbe all’estinzione dell’orango di Sumatra, la cui popolazione ad oggi ammonta a meno di 6.600 esemplari, con un calo pari al 92% rispetto agli 85.000 del 1990. Il Governo indonesiano sta quindi lavorando per riformulare la strategia REDD + fondandola su tre principi fondamentali quali lo sviluppo economico, il mantenimento dell’equilibrio ecologico e della giustizia intergenerazionale. Già dal 2009 l’Indonesia si sta impegnando a ridurre le emissioni di gas effetto serra del 26% e fino al 41% con il sostegno delle comunità internazionali entro il 2020. Per assicurare al contempo la conservazione delle popolazioni di orango e lo sviluppo economico, l’UNEP formula nel rapporto una serie di raccomandazioni: designazione di nuove aree boschive a Sumatra, mappare i confini delle foreste per una pianificazione più sostenibile del territorio, estendere le piantagioni di palma da olio limitatamente su terreni a basso valore conservazionistico, stabilire fonti di reddito alternativo come il turismo sostenibile. “Questo studio sottolinea che investire e reinvestire nelle foreste può essere molto più redditizio, con esiti sociali e ambientali”, ha dichiarato Erik Solheim, ministro norvegese per l’Ambiente e lo Sviluppo Internazionale.