Da una ricerca Unep la consapevolezza che i Pop, inquinanti organici persistenti, si stanno diffondendo incrementando il numero e l'incisione delle patologie che colpiscono il genere umano danneggiando anche flora e fauna
(Rinnovabili.it) – Si è parlato di recente dell’impatto che il cambiamento climatico e l’innalzamento della temperatura stanno avendo sulla “salute dell’uomo”:https://www.rinnovabili.it/greenpeace-isde-con-si-salvi-chi-puo-sottolineano-il-legame-clima-salute801511 ma stavolta ad essere chiamati in causa sono i Pop, gli inquinanti organici persistenti, sostanze in grado di modificare ed influenzare intere generazioni di fauna, flora ed addirittura ecosistemi. A rivelarlo è lo studio condotto dall’Onu *_Cambiamenti climatici e interconnessioni con i Pop_* realizzato grazie all’impegno di esperti in clima e chimica provenienti da dieci paesi secondo cui gli inquinanti, entrando a far parte della catena alimentare, innescano meccanismi nocivi per la salute dell’umanità oltre che del regno animale e vegetale dando origine a nuove malattie ed incrementando l’incisività di patologie metaboliche cardiovascolari e tumorali. I Pop, diffusi anche per mezzo dell’aumento di inondazioni ed eventi meteo di straordinaria intensità possono infatti alterare il sistema endocrino oltre che ormonale, spesso provenienti da coltivazioni agricole in cui vengono utilizzati pesticidi dannosi che vanno ad inquinare le falde acquifere diffondendo la minaccia e danneggiando il sistema immunitario e riproduttivo. ”La crescente frequenza e la gravità di cicloni tropicali e inondazioni stanno mettendo sempre più a rischio le scorte di migliaia di tonnellate di pesticidi obsoleti e le comunità agricole dove questi prodotti chimici sono in genere raccolti” ha affermato Achim Steiner, direttore del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep).