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Una centralina idroelettrica sul torrente Tolvà

Valutazione positiva, per la Centralina idroelettrica sul torrente Tolvà, proposta dai Comuni di Pieve e Castello Tesino. Oggi l’esecutivo provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher ha dato il via libera al progetto preliminare che prevede di realizzare un impianto idroelettrica nel tratto finale dell’affluente del rio Grigno, con alcune prescrizioni in ordine al minimo impatto ambientale, alla mitigazione paesaggistica e alla tutela della fauna ittica. Inoltre le amministrazioni comunali si sono impegnate a destinare una percentuale dei proventi a misure di sviluppo sostenibile.

Via libera al progetto preliminare, presentato presso il Servizio Valutazione Ambientale nel gennaio 2010 dai Comuni di Pieve e Castello Tesino per realizzare un piccolo impianto idroelettrico ad acqua fluente nel tratto basale del rio Tolvà, affluente del torrente Grigno, a monte della località Ponte della Stua. L’ipotesi progettuale prevede la costruzione di un piccolo nuovo impianto a circa 1.250 metri slm, disposto in parallelo rispetto alla Centrale idroelettrica di Ponte della Stua sul torrente Grigno, con una potenza nominale media di 255 kW.
La proposta di rilasciare una portata di rispetto di 200 l/s costanti, che corrisponde a 4 volte il deflusso minimo vitale invernale – previsto dal Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche – e quindi molto superiore agli obblighi normativi, è stata valutata molto positivamente in sede istruttoria, a tutela dell’elevata qualità sia delle acque sia dell’ambiente ripario del torrente Tolvà. Inoltre la portata di rispetto proposta assicurerebbe anche la tutela della fauna ittica, sia nei periodi invernali sia in quelli estivi, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dal Piano di gestione della pesca.
La valutazione positiva è stata comunque subordinata ad alcune importanti e, in parte, innovative prescrizioni. Fra queste la necessità di monitorare, oltre alla fauna ittica, la qualità biologica dell’acqua, la funzionalità fluviale e quindi la qualità dell’ambiente acquatico nel suo insieme, da gestire attraverso un programma di monitoraggio permanente delle portate liquide e solide. Un programma, e qui sta la novità, che andrà predisposto in forma organica e coordinata con la collaborazione di tutte le strutture coinvolte e i cui esiti sono funzionali al collaudo della concessione idroelettrica.
Il nuovo impianto è progettato in un’ottica di gestione sostenibile della risorsa idrica: le amministrazioni comunali di Pieve e Castello Tesino si sono infatti impegnate a destinare una percentuale dei proventi a misure di sviluppo sostenibile, oltre a prevedere significativi interventi di compensazione ambientale, tra i quali si ricorda la riqualificazione fluviale di un tratto del torrente Grigno, tramite eliminazione di due salti invalicabili dalla fauna ittica, in corrispondenza di altrettante briglie esistenti. Tali impegni saranno codificati con precisi obblighi all’interno del disciplinare di concessione idroelettrica.