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Una canzone a 55 voci contro il Climate Change

I Duran Duran e gli Scorpions uniti assieme con altre celebrità per sostenere il Global Humanitarian Forum a Ginevra

(Rinnovabili.it) – E’ un iniziativa delle più famose rock band di tutti i tempi, fra i quali spiccano per popolarità gruppi come i Duran Duran e gli Scorpions: unirsi assieme per “cantare” a favore di interventi che contrastino l’incedere dei cambiamneti climatici.
Sono in tutto 55 le celebrità che si sono incontrate per registrare la canzone “Beds’r Burning”, cover di un brano inizialmente prodotto dalla band australiana “Midnight Oil” negli anni ’80.
Il gruppo si è distinto tra il 1980 e il 2002 per i suoi impegni ambientali, contro nucleare e soprattutto per la protezione degli aborigeni australiani.
La riedizione torna ora con voci del calibro dell’attrice francese Piaf’ Marion Cotillard, la star senegalese Youssou N’Dour, il cantante irlandese Bob Geldorf e persino il Nobel per la pace Desmond Tutu.
Parte di una campagna mediatica di massa, organizzata dalla Global Humanitarian Forum e promossa dall’ONU, l’iniziativa vuole mandare un messaggio ai leader mondiali che si incontreranno a Copenaghen nel mese di dicembre che abbia un eco importante anche in mezzo alla gente comune. Perchè, spiega Walter Fust, direttore del Forum, se non si procederà nell’immediato per mitigare l’effetto serra, “il global warming potrebbe farci compagnia per i prossimi 40/50 anni”.
Per la presentazione ufficiale di “Beds’r Burning”, si dovrà attendere il primo ottobre a Parigi, ma già da alcuni giorni è disponibile su internet una versione da “scaricare” gratuitamente.

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