Rinnovabili

Una batteria con una carica 10 volte maggiore

Uno dei problemi che attanaglia il comparto dell’auto elettrica è la durata delle batterie, spesso ritenuta troppo limitata soprattutto in caso di lunghi viaggi. Tuttavia dagli Stati Uniti arriva una scoperta che potrebbe aiutare in maniera decisiva la crescita delle automobili elettriche e non solo.

Un team composto da ricercatori della _Rice University_ e scienziati della _Lockheed Martin_ hanno individuato un nuovo utilizzo del silicio per aumentare la capacità delle batterie agli ioni di litio. In sostanza la scoperta sta nell’aver aumentato la possibilità del silicio di immagazzinare grandi quantità di litio come carica negativa aumentando di 10 volte l’energia accumulabile rispetto al carbonio e alla grafite, comunemente più usati.

Ma come si presenta il procedimento affinché si determini questo tipo di batteria? Gli ioni di litio si infilano in microscopici fori su una tavoletta di silicio (di circa 10-50 micron di lunghezza). Questi fori (un micron di larghezza e 1-50 micron di altezza) si creano una volta che la tavoletta di silicio è sottoposta a una carica positiva e a una negativa e a un bagno solvente di acido fluoridrico. Gli atomi di di fluoro, separati da quelli di idrogeno, sotto l’influenza della carica positiva e negativa erodono verticalmente il silicio, creando una sorta di “groviera”. Infine la tavoletta di silicio viene posta in una batteria al litio.

I ricercatori sono entusiasti del risultato ottenuto poiché tale tipo di batteria potrebbe aumentare in maniera significativa le prestazioni di una vasta gamma di applicazioni in commercio. Per la facilità di produzione difficilmente l’inserimento nel settore commerciale, soprattutto in quello automobilistico, troverebbe resistenze, fornendo di conseguenza batterie agli ioni di litio che, pur più piccole, avrebbero una durata 10 volte maggiore.

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