Stoccare l’energia in eccesso dei campi eolici nell’idroelettrico ad accumulo. In una sola parola: Aquabank
(Rinnovabili.it) – L’idroelettrico ad accumulo mediante pompaggio è una tecnologia semplice già in largo uso; l‘acqua viene pompata, nelle ore di minor richiesta, in un bacino artificiale posto ad altezza elevata e pronta ad essere usata per la produzione di energia elettrica nelle ore di punta. Ma per Riverbank Power, una start-up canadese, si tratta solo del meccanismo di base per dare vita ad una nuova idea di energia alternativa: Aquabank.
Il progetto in questione prevede di sfruttare la forza di gravità per immagazzinare l’acqua in un bacino sotterraneo durante il giorno in maniera tale da attivare nella caduta delle turbine idroelettriche e produrre così elettricità da immettere in rete. A fornire la spinta necessaria per invertire il percorso nelle ore notturne sarebbe invece l’energia eolica prodotta in eccesso dalle wind farm, che verrebbe in tal modo immagazzinata nel sistema in maniera efficiente.
Aquabank prevede dunque una fonte idrica a livello del suolo, una caverna scavata a circa 2.000 metri sotto la superficie e quattro generatori da 250 MW posti a quella stessa altezza.
L’impronta superficiale sarebbe solo di 5-10 acri, da destinare alla struttura di deviazione delle acque ed alle infrastrutture di trasmissione. Nel sottosuolo sarebbe invece presente il grosso dell’impianto, per un totale di circa 100 ettari. La società ha già individuato 15 siti negli Stati Uniti e in Canada, dove poter applicare la sua tecnologia: tra le aree papabili il Wiscasset, nel Maine, i cui primi test effettuati su campioni di roccia lo avrebbero segnalato come terreno idoneo per lo sviluppo di un impianto idroelettrico sotterraneo.