Rinnovabili

Un grande patto per l’energia tra Vicenza, Verona e Trento

L’obiettivo è ambizioso: movimentare un miliardo di metri cubi di energia elettrica e gas. Una potenza rispetto ai 240 milioni di metri cubi obiettivo di Aim per il 2009 che, al cospetto, sembrano bruscolini.
I tempi si annunciano veloci: si parla già degli approvvigionamenti del prossimo inverno. L’idea è ben definita: diventare uno dei soggetti più importanti nel Nordest per la gestione dell’energia.
Ieri mattina si sono poste le basi per la creazione di un unico centro di approvvigionamento, modulazione e gestione del gas e dell’energia elettrica tra Vicenza, Verona e Trento.
Un vero e proprio patto per l’energia, una cordata in piena regola che vede protagonisti Aim Vendite, Agsm Energia e Trenta, la società controllata all’87,14% da Trentino Servizi. Come dire: l’unione nel libero mercato fa la forza.
Ieri i vertici delle tre società si sono trovati a metà strada, a Verona, nella sede di Agsm. Per Aim era presente il presidente Roberto Fazioli. Il progetto è più di una semplice idea, tanto è vero che la prossima settimana i tecnici delle tre aziende si incontreranno e inizieranno il percorso per studiare i modelli aggregativi della cosiddetta “energy”.
Per l’utente cambierà poco o nulla per quanto riguarda la facciata: ogni società è destinata a mantenere il rispettivo marchio sul territorio. A Vicenza cioè, i cittadini continueranno a rapportarsi con Aim e la sua società commerciale. Così i veronesi con Agsm e i trentini con Trenta. Ma alle spalle avranno un piccolo colosso, in grado di offrire servizi comuni a prezzi più competitivi di quanto le tre società fanno ora ognuna per sé, piuttosto che spingersi nel tempo in progetti ancora più impegnativi. E per Vicenza si prospettano opportunità ancora più interessanti in quanto sia Agsm che Trenta partecipano alla produzione di energia elettrica e l’alleanza messa in campo prefigura un nuovo scenario di maggiori opportunità nell’approvvigionamento fatto praticamente in casa.
Nasce quindi un nuovo polo dell’energia che oltre alla gestione di gas ed energia elettrica metterà in campo anche una serie di servizi energetici collaterali che spazieranno dall’assistenza ed efficienza energetica, ai pannelli fotovoltaici, alla gestione del calore.
Si prefigura quindi una nuova cordata a Nordest.
Ieri nessuno si sbilanciava, ma nel cuore di tutti batteva l’ambizione per la creazione di uno dei soggetti più importanti nell’area nordestina. In grado di competere senza problemi con quello che la trevigiana Ascopiave sta creando anche con l’ultima acquisizione delle quote di maggioranza della veneziana Veritas Energia, oltre ai colpi già messi in saccoccia solo poche settimane fa.
All’uscita dall’incontro è Roberto Fazioli a pesare le parole: «Il processo aggregativo può prendere seriamente il largo se parte da reali convenienze industriali e non viene deciso sui tavoli di qualche consulente. Senza porre limiti sul futuro».

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