(Rinnovabili.it) – Alpinismo ed ecologia sono pronte ancora una volta a fondersi insieme. Comincia oggi, infatti, la “Eco Everest Expedition 2011”:https://www.asian-trekking.com/destinations/nepal/mountaineering-expedition/eco-everest-expedition-spring-2011/trip/2.html, l’iniziativa che per il quarto anno consecutivo riunirà esperti scalatori in un’avventura dal cuore ambientalista. Dal giorno in cui la vetta più alta della Terra è stata conquistata per la prima volta (1953), migliaia di persone si sono avventurate su per la montagna, lasciando dietro di sé bombole di ossigeno vuote, corde, tende e altri rifiuti del loro viaggio. Per ridare un volto più pulito al monte himalayano e sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei cambiamenti climatici, l’Asian Trekking riunisce dal 2008 una nutrita squadra di alpinisti che riportino a terra i rifiuti abbandonati.
Il gruppo è guidato da Apa, uno Sherpa che ha scalato l’Everest 20 volte e che sull’iniziativa ha idee chiare. “Voglio fare questo per il mio paese, il mio popolo e per l’Everest”, ha detto Apa. Il team spera raccogliere *4.000 chili di rifiuti dalla parte inferiore della montagna* e altri 1.000 in prossimità della cima. L’iniziativa che si protrarrà fino al monsone estivo, prevede che per ogni chilo riportato fino al campo base per il corretto smaltimento si ottengano in cambio 1,40 dollari. Ma a rendere green questa spedizione non sarà solo l’obiettivo finale: la scalata sarà un esempio di come l’alpinismo possa rispettare i canoni della sensibilità eco-friendly.
“Non utilizzeremo combustibili fossili – ha spiegato Apa – ma impiegheremo cucine paraboliche solari e berremo acqua sterilizzata invece che purificata tramite ebollizione”.