Rinnovabili

Un eco-San Valentino contro l’amore che inquina

L’aspetto consumistico di cui si rivestono feste e celebrazioni incide sull’ambiente più di quanto le persone si possano rendere conto. Ecoway, azienda di consulenza nel settore Climate Change, lo rende evidente per il giorno di San Valentino, grazie ad una ricerca che quantizza le emissioni di anidride carbonica legate direttamente o meno con il regalo simbolo per gli innamorati: la rosa. Secondo i dati forniti dalla società, prendendo in considerazione soltanto i capoluoghi italiani, quest’anno si venderanno 17 milioni di rose provenienti dalla città di Sanremo la cui consegna produrrà circa 4.300 kg di CO2, considerando i chilometri percorsi e il consumo di carburante. E non è tutto: se alle emissioni dovute al trasporto via camion si sommano quelle connesse agli spostamenti personali su ruote, il quantitativo aumenta ulteriormente. Cosa si può fare allora? Un’iniziativa valida potrebbe essere il “Mazzolino a km zero” proposta dalla Coldiretti di Lucca, vale a dire regalare ranuncoli al posto delle rose per inquinare e spendere di meno. “Il mazzolino di ranuncolo rispetta al 100% la filosofia del chilometro zero promossa dalla nostra organizzazione – spiega Cristiano Genovali, Vice Presidente Coldiretti Lucca – a differenza della rosa che in questo periodo in Versilia non è ancora matura, e lo sarà soltanto per il periodo Pasquale, il ranuncolo si trova nel punto ottimale della fioritura. Far arrivare una rosa da lontano, come accade in questi periodi, significa farle percorre centinaia di chilometri. Bruciare gasolio e quindi, anidride carbonica con conseguenze dannose per l’ambiente e sul costo finale. Il mazzolino di ranuncolo evita tutto questo e contribuisce a sostenere il florovivaismo toscano. E in questo periodo ne abbiamo davvero bisogno”. Ma all’insegna di un San Valentino ecologico sono anche pacchetti romantici lanciati dal Wwf che danno la possibilità di adottare “digitalmente” a distanza una delle 9 specie a rischio d’estinzione di cui si occupa l’associazione come il panda o l’orso bruno. Spiega Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf Italia, commentando l’iniziativa: “Ci piaceva poter legare un messaggio di affetto verso la persona che amiamo con un atto responsabile nei confronti della natura e di una delle tante specie a rischio del pianeta”.

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