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Umbria, via alla legge per l’edilizia sostenibile

di Paola Mammarella

Nuovo impulso all’edilizia sostenibile umbra. E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale 54 del 26 novembre la Legge Regionale 17/2008.
La norma si ricollega con la Legge Regionale 1/2004 sui centri storici e il Decreto Legislativo 192/2005 sulla certificazione degli edifici (Leggi tutto). Nella normativa non sono indicati i valori di soglia, i metodi di calcolo, i punteggi e la classe degli edifici, aspetti che saranno oggetto del prossimo disciplinare tecnico.
La certificazione di sostenibilità ambientale sarà obbligatoria per Ater ed edifici pubblici, facoltativa per quelli privati. Comprenderà incentivi e bonus volumetrici, come previsto dal Decreto Legislativo 115/2008 e si applicherà agli edifici con destinazione residenziale, direzionale e ai servizi. Riguarderà la fase di progettazione e realizzazione di nuovi edifici, la ristrutturazione edilizia e urbanistica e il riconoscimento delle caratteristiche ambientali di fabbricati esistenti, anche se sottoposti a interventi non riconducibili alla casistica delle ristrutturazioni.
L’ottenimento della certificazione è subordinato alla verifica della qualità ambientale esterna e interna, al risparmio delle risorse naturali, alla riduzione dei consumi energetici e del carico ambientale, alla gestione dei servizi e all’integrazione con il sistema di mobilità pubblica.
La procedura per la certificazione energetica prevede la presentazione di una richiesta all’Arpa, corredata da una relazione sulle soluzioni proposte, una documentazione sulle prestazioni ambientali del fabbricato e la dichiarazione del direttore dei lavori circa la conformità dell’opera. L’Arpa si pronuncia entro 30 giorni, rilasciando una certificazione valida per 10 anni dopo i quali decadono tutti gli incentivi e i benefici connessi.
I Comuni devono adeguare i propri regolamenti entro 8 mesi dall’entrata in vigore della legge, dando spazio al recupero delle acque piovane, disposizione obbligatoria per gli edifici con superficie maggiore ai 100 metri quadri o dotati di aree verdi irrigabili pertinenziali maggiori di 200 metri quadri.
Attenzione anche alla permeabilità dei suoli, al risparmio energetico e all’esposizione solare. Per gli edifici di nuova costruzione è ad esempio obbligatoria l’installazione di pannelli fotovoltaici. Una pratica intrapresa con il Decreto Legislativo 192/2005, che prevede la produzione del 50% di acqua calda per i nuovi fabbricati.