(Rinnovabili.it) – In vista della entrata in vigore del nuovo feed-in tariff molti cittadini britannici hanno istallato moduli solari e micro generatori eolici per la produzione domestica di energia ma si sentono traditi dal governo visto che non potranno, al contrario di quello che si era detto, accedere alla fascia più alta di incentivi.
Il nuovo regime, il Clean Energy Cash Back , che entrerà in vigore il prossimo 1° aprile 2010 e si applicherà retroattivamente a tutte le tecnologie “mini-rinnovabili” installate a partire dal luglio 2008; pertanto gli impianti solari, idroelettrici, eolici e le tecnologie basate sulla digestione anaerobica dei rifiuti con una capacità inferiore ai 50 kW verranno trasferite dal sistema di supporto conosciuto come Renewables Obligation (RO) al meccanismo del FIT (Feed-in tariff) che entrerà presto in vigore, seppure con tariffe ridotte.
Tuttavia coloro i quali avessero provveduto all’istallazione delle tecnologie grazie al supporto del RO entro il 15 luglio 2009, data in cui il governo ha annunciato la proposta per il nuovo regime tariffario, verranno trasferiti sotto le regole del nuovo FIT alla tariffa di 9p/kWh, meno della metà di quanto riceveranno i cittadini per le nuove istallazione per le quali è previsto un pagamento di 30p/kWh.
Imprese e famiglie che hanno istallato tecnologie tra i 50kW e i 5 MW entro il 15 luglio 2009 dovranno quindi obbligatoriamente far fede al regime RO mentre chi ha istallato impianti in un secondo momento potrà decidere in quale regime rientrare: questa decisione del governo ha lasciato i cittadini nello sgomento.
Stuart Pocock, capo del servizio energie rinnovabili presso la Renewable Energy Association, ha dichiarato che è “sleale” che queste persone, che hanno già installato tecnologie per la produzione di energie rinnovabili non saranno in grado di ottenere tutti i benefici dal sistema FIT: “L’ultima cosa di cui ha bisogno il settore delle energie rinnovabili è la cattiva pubblicità in un momento in cui la gente dovrebbe essere finalmente entusiasta dell’entrata in vigore del FIT”.