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Uk: nuovi progetti per i biofuel di I generazione

Quattro nuovi impianti, a Newport e Portland, soddisferanno il fabbisogno energetico di oltre 50.000 abitazioni

(Rinnovabili.it) – Continuano le polemiche sui biocombustibili di prima generazione stavolta in merito alla decisione del Regno Unito di utilizzare l’olio di palma all’interno di 4 nuovi impianti per la produzione di biocarburanti. Gli stabilimenti dovrebbero sorgere a Portland e a Newport, e a regime garantirebbero l’energia necessaria al fabbisogno di oltre 50.000 abitazioni.
Gli ambientalisti sono seriamente preoccupati: attualmente la maggior parte delle 38 milioni di tonnellate di olio di palma prodotto viene impiegato nell’industria cosmetica e in quella alimentare. L’impiego negli impianti industriali porterebbe ad un incremento fino al 10% annuo della richiesta di materia prima causando un’ulteriore distruzione delle foreste di Sumatra e del Borneo, per far posto alle nuove piantagioni. Questo problema è stato sottolineato anche da Robert Palgrave, membro del gruppo di pressione Biofuelswatch, secondo cui “la produzione di olio di palma per cibo, cosmetici e biocarburanti aumenta la domanda e l’unico modo per soddisfarla passa attraverso la deforestazione”.
Le prime rassicurazioni non sono tardate ad arrivare. Il gestore dell’impianto di Portland ha infatti reso noto l’intenzione di utilizzare solo forniture sostenibili e certificate dallo Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil), mentre il proprietario dell’impianto di Newport ha dichiarato che la produzione non danneggerà l’ambiente.