(Rinnovabili.it) – L’annunciata revisione del feed-in-tariff britannico potrebbe bloccare i finanziamenti privati al settore per quel che concerne le grandi istallazioni. Questa la preoccupazione espressa dagli investitori che attualmente stanno rivedendo i propri progetti economici nel comparto del solare, come annunciato stamane da Andrew Newman nel corso di congresso svoltosi a Londra. Il direttore finanziario del Low Carbon Investitor (LCI) ha annunciato che all’inizio della settimana la compagnia ha deciso di arrestare tutti i progetti di solare fotovoltaico superiori ai 50 kW di istallato finché la revisione del FIT non sarà conclusa e fino a quando quindi non saranno certi di aver diritto al sussidio governativo.
“Mi dispiace per le imprese che hanno investito milioni di sterline in progetti sulla base degli impegni del governo e che ora stanno rischiando di perdere un sacco di soldi,” ha detto Newman, aggiungendo l’enorme sorpresa di LCI per la velocità con cui è stato lanciato il riesame.
Il Dipartimento per l’Energia e Cambiamento Climatico (DECC) ha annunciato ad inizio settimana una “Fast-Track”, una revisione del regime FIT, nel tentativo di smorzare i crescenti timori dei consumatori che il meccanismo di incentivazione possa essere dominato dai grandi impianti solari che potrebbero per questo esaurire i fondi disponibili lasciando senza incentivi le piccole installazioni domestiche.
L’industria nonostante stesse aspettando un taglio dei sussidi del governo destinati ai grandi progetti solari, ha ricevuto un brutto colpo che sta mettendo a rischio lo sviluppo del settore.