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UK, inverno di ‘fuel poverty’ per 4 mln di inglesi

(Rinnovabili.it) – Circa 4,5 milioni cittadini inglesi stanno attualmente vivendo una condizione definita _fuel poverty_, fenomeno a causa del quale il consumatore si trova a spendere più del 10% del proprio stipendio per coprire i consumi termici senza riuscire a riscaldare in maniera adeguata la propria abitazione. Questa importante fetta della popolazione vive infatti, secondo quanto traspare dagli ultimi dati risalenti al 2008, in “emergenza carburante”:https://www.decc.gov.uk/assets/decc/Statistics/fuelpoverty/610-annual-fuell-poverty-statistics-2010.pdf, circostanza che oltre agli ovvi disagi fisici per il mancato raggiungimento della temperatura ottimale nei locali domestici, va ad impattare notevolmente sulle condizioni economiche delle famiglie.
I dati sono stati rilasciati dal DECC, il Dipartimento dell’Energia e del Cambiamento Climatico, che per l’anno in corso ha calcolato che circa 4 milioni di abitazioni non saranno sufficientemente riscaldate, situazione che si è andata determinando anche in conseguenza degli aumenti dell’80% dei carburanti, verificatasi tra il 2004 e il 2008.
Le previsioni del DECC registrano quindi un calo delle difficoltà per l’inverno che sta iniziando grazie anche alla diminuzione reale delle tariffe avvenuta durante il corso del 2009 assieme ai numerosi interventi di efficientamento energetico voluti e incentivati dal governo. “È una vergogna nazionale che oltre quattro milioni famiglie vivano ancora in condizioni di _fuel poverty_ nel ventunesimo secolo” ha commentato Dave Timms dell’associazione Friends of the Earth ribadendo che, nonostante gli impegni presi dal governo, la coalizione non ha ancora stabilito una strategia idonea alla lotta affinché ogni cittadino abbia il calore di cui ha bisogno, affermando come la maggior parte di chi non può permettersi di riscaldare la propria abitazione è allo stesso tempo quella parte di cittadini che non possono permettersi opere di ristrutturazione delle abitazioni in cui vivono. a tal proposito l’Associazione sta spingendo il governo a rendere obbligatori degli standard di efficienza energetica più elevati per le abitazioni in affitto sul mercato immobiliare del Regno Unito.

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