Il quantitativo di biocarburanti all'interno dei combustibili per il trasporto su strada ha rispettato gli obiettivi in termini di quantità. Falliti invece gli obiettivi in termini di sostenibilità
(Rinnovabili.it) – La proporzione di biocarburanti all’interno dei combustibili per il trasporto su strada ha superato i target britannici lo scorso anno contravvenendo però alle norme di sostenibilità, lo hanno rivelato i dati diffusi della “RFA”:https://www.renewablefuelsagency.gov.uk/, la Renewable Fuel Agency.
Sotto il Renewable Transport Fuel Obligation (RTFO), il regime introdotto nel 2008, i fornitori di combustibili fossili devono obbligatoriamente includere una certa quota di biocarburanti rinnovabili insieme ad una relazione sulla provenienza della materia prima impiegata.
La direttiva sull’energia rinnovabile ha fissato l’obiettivo del 10% di biocarburante per il settore trasporto che, entro il 2020, garantirà un risparmio di gas ad effetto serra del 60%.
I dati diffusi ieri dal RFA indicano che sono stati forniti 1,6 miliardi di litri di biocarburanti per il periodo 2009/2010, pari al 3,33% del combustibile totale del trasporto su strada.
Le cifre superano ampiamente l’obiettivo del governo del 3,25%, ma solo il 33% del biocarburante fornito ha soddisfatto gli standard ambientali a fronte di un obiettivo minimo del 50%.
“L’obiettivo del volume è stata rispettata, il che è una buona notizia. I principali fornitori hanno dimostrato che è possibile garantire biocarburanti sostenibili. Altri lo hanno fatto in misura minore”, ha affermato il CEO di RFA Nick Goodall. Secondo la RFA, il biocarburante ha fornito un risparmio del 51% di CO2 rispetto alla benzina e al diesel, ammettendo che il risparmio calcolato non tiene conto del potenziale impatto del cambiamento indiretto della destinazione d’uso dei terreni (ILUC), tenendo invece in riferimento di questo parametro le cifre cambierebbero in maniera sostanziale.