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UK: finanziamenti per le città verdi

(Rinnovabili.it) – Dopo che il Governo britannico ha annunciato il via libera ad un fondo finanziario di 5 milioni di sterline, che si aggiunge ai precedenti cinque dispensati il quattro luglio scorso per il nuovo complesso di eco-città, si è subito scatenato l’interesse da parte di nove autorità per contribuire allo sviluppo di ulteriori proposte finalizzate alla realizzazione delle città verdi.
John Healey, Ministro inglese dell’Edilizia e della Pianificazione, ha recepito i nuovi ‘eco-incentivi’ con grande favore descrivendo la proposta del Governo come uno “slancio reale e radicale per cambiare e ripensare il modo di progettare le città e le case per il futuro”.
I Piani del Governo vale a dire costruire un totale di dieci eco-città entro il 2020, sembrano tuttavia riaprire vecchie ferite per gli oppositori locali.
A seguito dell’iniziale ondata di incentivi, difatti, e in occasione della prima fase dei lavori, il numero delle città previste da dieci era stato ridimensionato a quattro; questi siti tutt’oggi ancora combattono al fine di ottenere l’approvazione per la pianificazione definitiva locale.
Per la seconda ondata relativa al progetto, verranno invece incluse le due proposte preesistenti del West Sussex e del Cambridgeshire che non sono potute rientrate nella precedente fase dei piani ufficiali.
In generale, le future città sostenibili dovranno attenersi a delle norme specifiche che prevedono, ad esempio, di contenere circa 5.000 case conformi, perlomeno, al livello 4 del codice per la casa sostenibile.
Tutte le offerte sono ancora allo stadio iniziale e saranno oggetto di consultazione locale e nazionale, ma nel frattempo anche il Segretario di Stato per gli affari, l’innovazione e le competenze inglese, Lord Mandelson, sta intraprendendo una serie di incontri finalizzati ad identificare nuovi obiettivi per il settore dell’edilizia in direzione di una importante riduzione delle emissioni di CO2 per la Gran Bretagna.
“Il settore dell’industria edile rappresenta una parte vitale dell’economia inglese”, ha affermato così Lord Mandelson. “Esso impiega all’incirca 2,5 milioni di lavoratori e contribuisce al 10% del prodotto interno lordo (PIL). Tale settore – ha poi aggiunto il Segretario di Stato -, svolgerà un ruolo cruciale nell’affrontare i cambiamenti climatici per il programma sulle emissioni del Regno Unito”.

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