Un settore dinamico e in crescita quello dell'eolico britannico, e in salita è anche il comparto legato all'attività marina. Uno studio prospetta un potenziale, in termini di nuovi impieghi, che supera le centomila unità
(Rinnovabili.it) – Decine di migliaia di posti di lavoro potrebbero essere creati nei prossimi dieci anni attraverso investimenti nel comparto eolico del Regno Unito e nel settore dell’energia marina.
Secondo un nuovo rapporto congiunto condotto da RenewableUK e Skills Energy & Utility potrebbero essere creati fino a 115mila nuovi impieghi full time nel comparto, ma tutto ciò richiederebbe grandi investimenti sia dal settore privato che da parte del governo per creare le infrastrutture e la sicurezza necessaria per far prosperare l’industria, ha sottolineato RenewableUK annunciando che raggiungendo l’obiettivo di una potenza istallata di 51,8 GW si potrebbe ottenere una crescita del numero di posti di lavoro diretti e indiretti a disposizione pari a 115mila. Ipotizzando uno scenario di crescita medio di 41,5 GW il comparto legato al vento e alla forza del mare potrà invece riuscire a creare 67mila posti di lavoro mentre, in uno scenario di crescita minima (25,7 GW), il comparto sarebbe in grado di mettere a disposizione 44mila nuovi posti di lavoro andando però a segnare per la nazione un “fallimento energetico”.
Altresì lo studio sostiene anche che il sistema britannico non ha attualmente le competenze adatte ad assicurare alla nazione un adeguato approvvigionamento di personale idoneo ad intraprendere carriere green. A tal proposito Maria McCaffery amministratore delegato di RenewablesUk ha dichiarato: “Dobbiamo garantire il giusto grado di formazione per mettere a disposizione la forza lavoro con le adeguate competenze per servire questo settore così dinamico, che continua ad espandersi ad un ritmo straordinario”.