Rinnovabili, rifiuti e biogas potrebbero aprire la strada verso il raggiungimento della quota di energie pulite necessaria al Regno Unito per adempiere ai suo eco-doveri. Politiche di assistenza e incentivi governativi potrebbero avvicinare il paese alla meta
(Rinnovabili.it) – Il rapporto “Renewable Energy, Landfill Gas and EfW: Now, Next and Future”:https://www.geotech.co.uk/Downloads/Geotech%20sponsored%20paper.pdf redatto dalla Cranfield University rivela come la Gran Bretagna potrebbe risolvere la metà degli obiettivi energetici fissati al 2020 sfruttando come fonte rinnovabile i rifiuti (EfW), i gas prodotti dalle discariche, la digestione anaerobica e i carburanti di seconda generazione.
Nel documento si spiega come l’energia prodotta sfruttando i rifiuti da sola potrebbe contribuire alla generazione di 11 milioni di tep di biogas entro il 2020, contribuendo al raggiungimento di circa metà degli obiettivi incentrati sulle rinnovabili fissati al 15% di generazione sul totale prodotto, sottolineando però la necessità di un sostegno economico da parte del governo.
Lo studio sostiene inoltre che il governo dovrebbe provvedere ad un graduale passaggio in grado di condurre verso l’incremento dell’utilizzo dei gas provenienti dalle discariche insieme ad altre forma di tecnologia di gestione dei rifiuti per la produzione di energia, tra cui la riduzione della quantità di rifiuti biodegradabili inviati alle discariche, da diminuire entro i prossimi 10 anni.
Il rapporto identifica, inoltre, una serie di aree adatte all’incremento dell’uso dei rifiuti per la generazione di energia includendo nelle pratiche sostenibli il più ampio utilizzo di biometano come carburante per il trasporto su strada e oltre che la diffusione della piccola distribuzione di EFW a livello comunitario.
“Queste opzioni sono facilmente implementabili e potrebbero fornire un notevole risparmio in emissioni di gas serra”, riferisce il rapporto raccomandando inoltre una serie di politiche atte a sostenere la diffusione delle nuove tecnologie, compresa l’introduzione di sovvenzioni per le auto alimentate a biometano suggerendo sconti sulle tariffe dell’energia e acqua calda gratuita per i residenti in prossimità di impianti per la produzione di energia da rifiuti, contribuendo ad attenuare l’opposizione del pubblico agli sviluppi del settore.