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Ue: trovato l’accordo contro i cambiamenti climatici

L’obiettivo fissato è di ridurre in modo vincolante le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, di incrementare del 20% l’efficienza energetica e di portare al 10% la quota di biocombustibili nel settore dei trasporti. La Merkel ha espresso ‘grande soddisfazione’

Si è concluso oggi il vertice dei 27 capi di stato e di governo riunitisi a Bruxelles per concordare un piano di azione per una politica comune dell’energia. Il testo a cui si è giunti, propone di ridurre, in modo vincolante, le emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, con l’opzione di arrivare al 30% se altri seguiranno l’esempio europeo. Una svolta rispetto al 7% attuale. Il target potrà essere raggiunto con obiettivi differenziati da ciascuno stato membro, tenendo conto delle specifiche realtà, dei diversi punti di partenza e della diversità di mix energetici. Si prevede, inoltre, di portare al 10% la quota di biocombustili nel consumo dei trasporti e di incrementare del 20% l’efficienza energetica, sempre entro il 2020. Per il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente di turno dell’incontro, si tratta di un piano ‘ambizioso, realistico e credibile’ perché fissa impegni vincolanti e raggiungibili, e permette all’Europa di assumere la leadership a livello internazionale. Il presidente della commissione Ue, Jose’ Manuel Durao Barroso, ha annunciato che la proposta della commissione arriverà al massimo nel terzo trimestre dell’anno. L’utilizzo dello strumento legislativo consentirà alla commissione di fare ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro uno stato inadempiente. È stata infine accolta la richiesta francese di inserire nelle conclusioni un esplicito riconoscimento del ruolo del nucleare contro il cambiamento climatico, ma si è comunque deciso di non inserire questo tipo di energia tra le fonti rinnovabili. Il Consiglio Europeo ha invece bocciato la separazione della proprietà delle aziende di produzione da quelle di gestione delle reti di gas ed elettricità e si è limitato ad affermare la necessità di una separazione ‘effettiva’. (fonte Ansa/Agi)

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