(Rinnovabili.it) – Sensibilizzare l’opinione pubblica. Questo è la parola chiave da tenere a mente nello sviluppo delle tecnologie di cattura ed immagazzinamento dell’anidride carbonica industriale. Un’opinione espressa congiuntamente dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) e alla Direzione Generale dell’Energia della Commissione europea, che si sono ritrovati a Bruxelles per esaminare insieme le modalità migliori con cui riuscire a coinvolgere la società civile nelle future discussioni su questa tecnologia.
“Il lancio di diversi progetti dimostrativi su larga scala in Europa segna una nuova fase nello sviluppo e nella diffusione delle tecnologie CCS, ma per la loro effettiva applicazione è indispensabile che i cittadini ne siano a conoscenza. Dobbiamo poter contare sia sulla leadership delle amministrazioni nazionali e locali sia su azioni collettive da parte dei soggetti interessati”, ha dichiarato Stéphane Buffetaut, presidente della sezione specializzata Trasporti, energia, infrastrutture del CESE.
“Senza un portafoglio di soluzioni sostenibili e low carbon che comprendano le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e le reti elettriche intelligenti, così come le tecnologie CCS, l’Europa non riuscirà a fare la necessaria transizione verso un’economia competitiva e a basse emissioni di carbonio”, ha sottolineato il signor Philip Lowe, direttore generale della Direzione Generale dell’Energia, durante il suo discorso.
La mancanza di consapevolezza pubblica è ritenuta attualmente uno degli ostacoli principali per l’applicazione dei sistemi di Carbon Capture and Storage su vasta scala. Le indagini mostrano che meno del 3% dei cittadini dell’UE è consapevole del concetto di CCS, su cui invece Bruxelles ha impostato la propria strategia di crescita sostenibile e di recupero economico. Ritenendo che solo un pubblico informato sia in grado di prendere decisioni e compiere scelte con cognizione di causa, per il CESE e la Commissione è essenziale diffondere informazioni affidabili su questa tecnologia; dibattiti obiettivi, inclusivi e trasparenti devono pertanto saper coinvolgere i cittadini che dovranno poter contare su molteplici canali di comunicazione ed informazioni affidabili provenienti da fonti affidabili.