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UE: si accettano consigli per affrontare il climate change

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha dato il via ad una consultazione per discutere degli eventuali miglioramenti da apportare al regime di finanziamenti per il comparto Ricerca&Sviluppo; una mossa necessaria per facilitare la partecipazione e aumentare l’impatto scientifico e economico oltre che migliorare il valore del denaro, variazioni che si spera verranno inserite nel prossimo bilancio UE, successivo al 2013.
La strategia comune proposta, raccolta all’interno del Libro Verde, vorrebbe creare una serie di strumenti che supportino tutte le fasi della catena di innovazione a partire dalla ricerca di base fino all’immissione sul mercato di prodotti altamente tecnologici procedendo anche alla semplificazione delle regole e degli iter burocratici. Ma per far questo l’UE sta chiedendo il parere e i suggerimenti degli interessati. Le parti in causa potranno collaborare semplicemente compilando un questionario, scrivendo sul blog interattivo o partecipando agli eventi organizzati per riunire i principali suggerimenti ricevuti.
A tal proposito il Commissario europeo per la ricerca e l’innovazione Máire Geoghegan-Quinn ha specificato: “Il nostro obiettivo è di massimizzare il valore di ogni euro che l’UE investe in ricerca e innovazione. Vogliamo che i finanziamenti dell’UE possano concretizzare il loro enorme potenziale per generare crescita e posti di lavoro e migliorare la qualità della vita in Europa di fronte a sfide scoraggianti come il cambiamento climatico, l’efficienza energetica e la sicurezza alimentare. Realizzando programmi più coerenti e più semplici, renderemo la vita più facile per i ricercatori e per gli innovatori – soprattutto le PMI – attraendo più richiedenti e ottenendo risultati ancora migliori. Aspetto con impazienza una discussione ampia e innovativa, che si avvalga del web e dei media sociali”.
Uno tra gli obiettivi centrali del Quadro comune Strategico contenuto nel Libro Verde riguarda le metodologie per affrontare le sfide collegate al cambiamento climatico, tenendo sempre in primo piano l’importanza dell’uso razionale delle risorse oltre alla sicurezza alimentare passando poi alla salute e all’invecchiamento della popolazione e cercando di stimolare la competitività tra i paesi.

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