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Ue: nuove normative contro l’inquinamento

Se la votazione odierna avrà esito positivo, saranno ancor più affinati gli strumenti di monitorggio e riduzione dell'inquinamento da parte della Ue, dettando ai propri stati membri una serie di nuove norme sia sul controllo che sul rispetto delle soglie previste

Oggi alla Ue il parlamento è riunito in seduta plenaria per votare la normativa che dovrà, come cita il testo, “evitare, prevenire o ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici nocivi e definire adeguati obiettivi per la qualità dell’aria ambiente”. E quindi questo significa definizione della causa principale dell’inquinamento, identificazione di strumenti adeguati per contenere le emissioni nelle regioni e negli stati che formano la Ue. Inoltre sarà previsto un continuo controllo dell’aria in ciascun paese, con metodologie che rispondono a standard omogenei e con interscambio delle informazioni. La relazione che viene votata è quella dell’eurodeputato tedesco Holger Krahmer ed è una sintesi tra le posizioni del Parlamento, note già dal 2006, e quelle del Consiglio. Dal momento in cui la normativa sarà varata, ogni paese aderente alla Ue dovrà, entro due anni, prevederne l’applicazione nel proprio ordinamento. E dovrà inoltre, attivare siti di campionamento (indicati dalla Ue) per monitorare i livelli di biossido di zolfo, biossido di azoto e ossidi di azoto, particolato, piombo, benzene e monossido di carbonio. La Commissione avrà il compito di verificare che questi obblighi siano omogenei per tutta l’UE. I campionamenti saranno realizzati nelle aree urbane da 250.000 abitanti e in quelle rurali, per ogni 100.000 km2. Le autorità statali si dovranno attenere ai valori limite stabiliti, facendo attenzione anche a “soglie di allarme” applicabili per le concentrazioni di biossido di zolfo e biossido di azoto. Qui la versione integrale della “relazione Krahmer”:https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A6-2007-0398&language=IT&mode=XML (fonte Parlamento Europeo )

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