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UE: nessuna marcia indietro sui biocarburanti

Confermata la quota del 10%, ma solo per biocombustibili di II° e III° generazione, che non interferiscono sulla produzione alimentare

L’Unione Europea riconferma l’obiettivo biocarburanti (il 10% previsto per il 2020), ma lo fa ricordando le importanti condizioni a cui questo target è associato. “Non si tratta di una quota fissata a qualsiasi prezzo, – ha spiegato il portavoce della Commissione Europea, Johannes Laitenberger – ma a condizioni molto rigide di durabilità, per biocarburanti della seconda e terza generazione, che non entrano in concorrenza con la produzione alimentare”. Laitenberger chiarisce anche la posizione UE sulla questione alimentare: “Vogliamo togliere soldi ai nostri produttori di petrolio e darli ai nostri agricoltori”, ha detto ancora il portavoce spiegando che “uno degli elementi che fanno salire i prezzi dei prodotti alimentari è proprio il petrolio”. Al contrario la quota di biocarburanti prefissata è “talmente piccola che non ha una vera incidenza sull’aumento dei prezzi alimentari”. E che si tratti di una quota davvero ridotta, lo dimostrano le cifre fornite dal portavoce responsabile dell’agricoltura Michael Mann: “Il 10% corrisponde a 4 milioni di tonnellate l’anno, mentre di grano se ne producono 2.200 milioni”.

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