(Rinnovabili.it) – L’obiettivo della politica agricola post 2013? Essere più verde, più equa e più competitiva. I deputati del parlamento europeo (MEP) lo hanno dichiarato apertamente: vogliono che l’agricoltura UE rimanga un settore stabile fino al 2020, in modo che gli agricoltori possano avere a disposizione gli incentivi da impiegare per assicurare scorte di cibo sufficienti, protezione ambientale, un flusso di nuovi posti di lavoro e un settore competitivo non solo sul mercato europeo.
In testa alle proposte della Commissione sulla *Common Agricultural Policy* il Parlamento ha rivelato la posizione decisa per il prossimo periodo di bilancio a lungo termine, che interesserà l’arco di tempo dal 2014 al 2020, mentre in risposta alle voci di tagli agli aiuti per lo sviluppo rurale, i deputati hanno sottolineato il proprio supporto per finanziamenti adeguati che interesseranno il continente in questo periodo.
“Il voto manda un segnale chiaro e forte al Commissario [Dacian Cioloş] e spero che la Commissione terrà a mente ciò che hanno inserito nella relazione per poi incorporarlo nella proposta legislativa finale”, ha detto Albert Dess, che ha redatto la risoluzione.
In merito alla politica agricola l’importanza maggiore è stata sottolineata a carico dell’aspetto green, ricordando la necessità di garantire cibo di alta qualità nel totale rispetto dell’ambiente e delle fonti energetiche rinnovabili, che dovranno essere adeguatamente finanziate per aiutare gli agricoltori intenzionati ad utilizzare tecniche moderne, competitive e rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali. Gli aiuti agli agricoltori, hanno infatti sottolineato i deputati, dovrebbero sovvenzionare le misure atte a rendere tutto il settore più ecologico, incentivando il passaggio a tecnologie a basse emissioni di carbonio e a basso consumo energetico.