Francia, Ungheria, Lussemburgo, Lettonia, Slovenia e Slovacchia non hanno ancora segnalato il recepimento della Direttiva europea sui rifiuti previsto per lo scorso dicembre. La Commissione ha concesso loro due mesi di tempo
(Rinnovabili.it) – La Commissione europa ha chiesto a 6 paesi membri di adeguarsi alla direttiva quadro sui rifiuti notificandone il recepimento, previsto per dicembre scorso, entro due mesi. Francia, Ungheria, Lussemburgo, Lettonia, Slovenia e Slovacchia dovranno quindi adeguarsi e seguire le raccomandazioni del Commissario per l’ambiente Janez Potočnik altrimenti, qualora neanche questa scadenza venisse rispettata, i Sei potrebbero essere deferiti alla Corte di Giustizia europea e incorrere in severe pene pecuniarie.
La nuova Direttiva quadro Ue sui rifiuti, “direttiva 2008/98/CE”:https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32008L0098:EN:NOT introduce tra i principi di gestione dei rifiuti quello del “chi inquina paga” prevedendo una gerarchia vincolante dei materiali di scarto che impone agli stati il comportamento da seguire a seconda dei casi dando importanza, in ordine di priorità, alla prevenzione, al riutilizzo, al riciclaggio, ad altre forme di recupero e allo smaltimento.
La quantità di rifiuti prodotti nella UE è in costante crescita, con 3 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno. Al fine di bloccare la crescita della produzione di rifiuti, la direttiva quadro sui rifiuti stabilisce un quadro giuridico per il trattamento dei materiali di scarto interno all’Unione europea, volto a proteggere l’ambiente e la salute umana attraverso la prevenzione e rispetto agli effetti nocivi della produzione di rifiuti e della gestione non corretta degli stessi.