Il Commissario europeo all'ambiente ha lanciato una guida autorevole che permetta a governanti e per promuovere un consumo più sostenibile e ridurre impatto ambientale in Europa
(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha lanciato in questi giorni una “guida”:https://lct.jrc.ec.europa.eu/publications dedicata alla modalità di valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti e destinata a responsabili politici e imprese. Presentandola il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: “Se l’Europa vuole avere un futuro sostenibile, deve divenire più efficiente in termine di risorse e meno inquinante. Questo manuale fornirà un riferimento necessario a sostenere il processo decisionale ed a garantire una migliore scelta ambientale nella progettazione di beni e servizi. Un approccio scientificamente robusto e affidabile è essenziale per sostenere le esigenze delle imprese e dei responsabili politici in modo coerente ed efficace”.
I prodotti che acquistiamo e usiamo quotidianamente contribuiscono indubbiamente al comfort e benessere, ma al tempo stesso hanno la capacità di concorrere ai problemi ambientali come cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e idrico o l’esaurimento delle risorse naturali. Per raggiungere una produzione e modelli di consumo più sostenibili, dobbiamo considerare le implicazioni ambientali di tutta la catena di fornitura dei prodotti siano essi, beni o servizi, il loro uso e la gestione dei rifiuti; in altre parole il loro intero ciclo di vita, dalla “culla alla tomba”.
Il Manuale fornisce internazionale di riferimento Life Cycle Data System (ILCD) vuole garantire ai governi e alle imprese una base per assicurare la qualità e la coerenza di dati, metodi e valutazioni del ciclo di vita; in particolare riporta informazioni dettagliate su come condurre un Life Cycle Assessment per quantificare le emissioni, le risorse consumate e le pressioni sull’ambiente e sulla salute umana, che possono essere attribuite ad un prodotto.Sviluppato dal CCR Istituto per l’ambiente e la sostenibilità (IES), in collaborazione con la Direzione della Commissione generale per l’ambiente, la guida è in linea con gli standard internazionali ed è stato realizzato attraverso una serie di consultazioni pubbliche con le parti interessate.