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Ue e Svizzera, insieme nell’Emission Trading Scheme

(Rinnovabili.it) – Il Consiglio dell’Unione Europea ha autorizzato la Commissione ad aprire negoziati con la Confederazione svizzera per stabilire un collegamento tra il sistema di scambio delle emissioni di gas serra europeo, l’ETS, e quello della Repubblica federale.
Secondo quanto dettato nel regolamento dello Schema gli impianti costruiti nei paesi membri hanno infatti la possibilità di emettere inquinanti entro certi limiti con il permesso che i diritti per il rilascio della CO2 possano essere commercializzati.
Grazie all’accordo si potrebbero ottenere non pochi vantaggi nella gestione della lotta al cambiamento climatico aumentando l’impatto delle azioni per il clima e riducendo al contempo il quantitativo degli inquinanti emessi in atmosfera. Con questa intesa, che dovrebbe concludersi secondo le previsioni entro i primi mesi del 2011, l’Europa punta a completare l’estensione del regime di scambio dirigendosi anche verso Norvegia, Liechtenstein e Islanda.
Attualmente l’Emission Trading Scheme viene applicato a più di diecimila istallazioni industriali in Europa appartenenti al settore energetico intensivo, in cui rientrano impianti per la generazione di energia e calore, per la produzione di metalli, di prodotti chimici e altri. Il sistema se approvato andrà a coprire la produzione di gas serra, tra cui l’anidride carbonica e il metano, per circa la metà delle 4,9 Gt di CO2 equivalenti emesse annualmente dai paesi che rientrano nello schema. Dal 2012 però l’ETS verrà esteso anche al trasporto aereo, includendo i viaggi da e per gli aeroporti europei ed aumentando così il sostegno del meccanismo alla riduzione degli inquinanti.

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