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UE, dal 2018 le nuove norme energetiche per l’edilizia

In seguito ai finanziamenti destinati alla promozione dell'efficienza energetica dichiarati dalla Banca Europea per gli Investimenti, l'UE ridefinisce le norme per ridurre l'impronta di carbonio degli edifici a partire dal 2018.

(Rinnovabili.it)- Nuove norme energetiche potrebbero essere introdotte a partire dal 2018 per tutti gli edifici pubblici di futura costruzione nell’Unione europea, e a partire dal 2020 per tutte le nuove abitazioni ed uffici commerciali. Questo quanto prevede una bozza di proposta della Commissione UE che definisce rinnovati standard energetici per ridurre significativamente il consumo dell’energia e dare nuovo impulso al settore delle costruzioni. “I molti miglioramenti nell’efficienza energetica – ha riferito in un comunicato la Commissione Europea – rendono da soli un risparmio di energia, contribuiscono a rendere più competitiva la nostra industria ed a far risparmiare soldi ai nostri cittadini”. Il Parlamento europeo ha difatti stabilito che i futuri edifici dovranno potersi qualificare come strutture a basso consumo di carbonio e verranno per tanto dispensati una serie di consigli, utili agli Stati membri per calcolare l’uso energetico delle costruzioni e tener conto degli impianti di riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda. Il rinnovato programma dell’UE sull’energia si è consolidato in seguito alle nuove disposizioni rilasciate dalla Banca di Investimento europea in merito a dei finanziamenti sull’efficienza energetica per la trasformazione e l’adeguamento di circa 15 milioni di edifici nell’arco dei prossimi dieci anni. La Commissione ha stimato che l’iniziativa promossa possa creare un extra di 300.000 posti di lavoro diretti e circa 1,1 milioni di posti di lavoro indiretti, in particolare per i costruttori e altre piccole imprese coinvolte. Considerati nel loro insieme, si stima che i nuovi fondi e le norme abbiano la capacità di ridurre le spese dell’UE relative alle importazioni di gas, usato principalmente per il riscaldamento degli edifici, di oltre 125 miliardi di dollari. L’obiettivo ultimo avanzato dall’Europarlamento è che tutte le nuove costruzioni dovessero essere ‘carbon neutral’ per il 2018, ma la proposta si è scontrata con gli Stati membri per i quali l’obiettivo era eccessivamente ambizioso e poco pratico.
Per il WWF si tratta di una mossa fondamentale nel puzzle energetico del vecchio continente. “Avremmo preferito che tutti i nuovi edifici fossero per legge a zero consumo di energia a partire dal 2015, ma almeno così abbiamo una data”, ha spiegato Arianna Vitali Roscini dell’Associazione ambientalista.