Grazie alle norme sulla qualità dell'aria verrà ridotta l'emissione di sostanze nocive come il PM 10 che può causare problemi cardiovascolari, cancro e asma
(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha adottato oggi nove decisioni che riguardano Germania, Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Francia, Ungheria e Repubblica Slovacca relative alle esenzioni temporanee riservate a 94 zone o agglomerati ed in merito all’adeguamento agli standard europei di qualità dell’aria per particelle nocive note come PM 10.
Le particelle (PM 10) vengono emesse principalmente dalle industrie, dalla mobilità su gomma e dal riscaldamento domestico e possono causare asma, problemi cardiovascolari, cancro e morte prematura.
Secondo la Direttiva 1 UE 2008 sulla qualità dell’aria, gli Stati membri possono, seguendo condizioni rigorose e solo per specifiche parti del paese, prorogare i termini per il meeting sugli standard del PM 10 fino a giugno 2011.
Diciannove zone, dislocate tra Austria, Germania e Ungheria sono risultate in linea con gli standard sulla qualità dell’aria decise dalla Commissione.
Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “L’inquinamento atmosferico da PM 10 ha gravi ripercussioni sulla salute umana e il rispetto delle norme deve essere la nostra priorità. Questo è il motivo per cui la legislazione UE fissa norme severe. Diversi Stati membri non hanno rispettato la scadenza del 2005 per l’adeguamento alle norme per il PM 10 e non sono ancora in conformità. Pertanto la Commissione si aspetta che gli Stati membri dimostrino chiaramente che essi stanno facendo del loro meglio, negli interessi dei loro cittadini, per conformarsi alle norme UE nel più breve tempo possibile”.
Prima di concedere la proroga la Commissione ha valutato attentamente che ci fossero le condizioni necessarie per lo slittamento rilevando che in alcune delle zone che avevano fatto richiesta i termini erano stati abbondamente superati e quindi non necessitavano dello slittamento dei termini.