Nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Ue, ieri Stavros Dimas, commissario europeo all’Ambiente ha rivolto agli Stati
Uniti un appello per uno sforzo legislativo ed operativo contro i gas serra, almeno entro il 2020, per affiancare così il pacchetto “clima-energia” della Ue.
Proprio di questa proposta si discuterà in èprima battuta a Washington il 14 e 15 prossimi durante la visita ad Obama di Dimas e Bursik (ministro dell’ambiente della repubblica Ceca, cui ora è affidata la presidenza di turno Ue) e successivamente il 5 aprile in un incontro a Praga.
Dimas ha infatti spiegato come “Obama si è impegnato per una riduzione delle emissioni dell’80%, entro il 2050, ma questo significa che gli americani devono fare qualcosa prima, non possono tagliare tutte le emissioni solo negli ultimi anni”.
“Inoltre ha spiegato Dimas – il segretario di Stato Hillary Clinton, ha detto che gli Usa lavoreranno nel quadro Onu per avere un accordo a Copenaghen. Questo significa che dovranno avere un obiettivo, per poter avere un accordo che sia ratificabile. Quindi dovrebbe verificarsi una riduzione del 30% entro il 2020”.
E, a complemento, ha integrato Bursik “Sappiamo che gli Stati Uniti vogliono ridurre le loro emissioni di gas serra dell’80%, e che l’Ipcc raccomanda una riduzione del 25-40% per i paesi sviluppati; ora aspettiamo di sapere dagli Usa quale sarà il loro obiettivo intermedio, di qui al 2050 il che vuol dire che gli americani potranno avere un obiettivo più alto o più basso, ma comparabile”.